Passando per la Charente, fra kit e Solido elaborati

Andando verso Le Mans capita a volte di avere abbastanza tempo per deviare un po’ verso ovest, direzione Charente, per fare breve visita a Bruno Allinand, che non vedevo dall’agosto del 2022. Anche lui si sta preparando con impazienza al centenario della 24 Ore di Le Mans. Domani è in programma il primo giorno della pesa, mentre domenica si comincerà a far sul serio con la giornata test. Bruno arriverà a Ruaudin, presso Le Mans, martedì prossimo e probabilmente porterà i propri modelli in città, in occasione delle numerose manifestazioni previste. Cos’ha preparato durante l’inverno? Soprattutto kit montati per i clienti, e sugli scaffali dell’ampia stanza dedicata ai modelli della sua casa fra la campagna e il villaggio, ho trovato decine di Starter, Provence Moulage, JPS, GCAM, DAM, ReStart, Faster43 e parecchio altro in attesa di essere consegnato ai collezionisti.

La produzione delle elaborazione non è comunque cessata, tutt’altro: se stavolta erano relativamente pochi i Solido esposti (ma non certo per mancanza di materia prima), diverse elaborazioni su altre basi, principalmente edicola ma anche Dinky o kit, erano pronte nelle ormai note vetrinette con la moquette alta, che verranno caricate su un furgone e portate in giro a Le Mans.

Altri modelli, stavolta Porsche Carrera e 934 Solido, saranno pronti presumibilmente alla fine dell’estate. Per realizzare la Carrera RS 3.0 su base Solido, Allinand si è fatto fabbricare alcuni pezzi specifici, come i paraurti. Questo gli permetterà di proporre versioni inedite o quasi di un tipo di vettura che aveva dovuto finora ignorare.

Fra le novità più interessanti su base Solido già disponibili, la Porsche 930 Turbo GTX del Porsche Club Romand di Le Mans 1975 e la Lola-Cosworth T290 della Scuderia Filipinetti non qualificata a Le Mans ’72. Ogni anno è il turno di qualche modello peculiare, che va ad aggiungersi ad una lista già lunghissima: nel 2022, ad esempio, Allinand aveva tirato fuori la Porsche 911S 2.5 del Team Kremer che partecipò alle prove preliminari di Le Mans ’72 col numero 97. Le idee non mancano a Bruno e presto dovrebbe uscire anche una serie di Lola su base Norev.

Parlare col personaggio è appassionante, se ne vanno delle ore (altro che breve visita) a discutere di modelli e automobili, ma anche di foto, società, filosofia, religione. E’ una persona che ama la solitudine ma anche il contatto con la gente e come tutti i “saggi” si trova costantemente alla ricerca di un equilibrio fra vita attiva e vita contemplativa, per citare Cristoforo Landino. Bruno approfondisce ogni giorno questioni religiose e filosofiche. Sul tavolo insieme alla documentazione automobilistica, di cui è finissimo collezionista, conserva una Bibbia del XVIII secolo ereditata dalla famiglia, che ha copiato quasi integralmente ripristinando i termini che secondo lui erano stati mal tradotti o adattati magari a un uso più popolare. E non lo fa improvvisando ma documentandosi con criterio filologico. Mi ha ricordato di quando era ragazzo e suo nonno veniva a trovarlo ogni settimana e leggevano insieme un brano dell’Antico o del Nuovo Testamento commentandolo. Lì si è in parte formato il suo spirito critico, caratterizzato da una viva curiosità per il pensiero e la scienza. Il tutto tenendosi rigorosamente lontano da Internet e dalla televisione. Se volete parlare con lui dovete scrivergli. Per tutto questo – ma non solo – i suoi modelli, per tornare prosaicamente a uno dei centri d’interesse di questo sito – hanno un valore particolare che non potranno mai perdere.

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