A Arnage come a Arnage

Da sempre, Arnage è uno dei centri nevralgici degli eventi a Le Mans. Il villaggio che dà il nome a una delle più celebri curve del circuito della 24 Ore si anima nel weekend più importante dell’anno, quello di giugno, ma è forse in occasione della Le Mans Classic che si ritrova uno spirito che ormai si è un po’ perso nei giorni della gara moderna. Non che nel periodo della 24 Ore manchino colore, auto particolari che sfrecciano lungo lo stradone principale o personaggi di varia umanità, ma l’omologazione ha parzialmente stemperato la follia e la creatività che invece si ritrovano con la Le Mans Classic, dove vedi scene che alla 24 Ore sono scomparse da almeno 20-25 anni. Gli inglesi sono fra i più assidui frequentatori della Classic. Scendono in Francia con le loro Morgan, Triumph, TVR e repliche della Ford GT40 e AC Cobra. Negli anni ottanta sciamavano in massa al seguito della Jaguar, che nel 1988 ottenne un successo tanto atteso, battendo finalmente la Porsche. Le Mans Classic o moderna, Arnage rimane comunque il posto dove sedersi alla panca di un bistrò e godersi le macchine che passano. Un divertimento semplice, quasi primitivo, in attesa di impegni più sostanziosi in circuito. In fondo è un gioco e tutti partecipano, anche l’autobus di linea urbana che passando si accoda al coro dei claxon. Molti dei ristoranti ad Arnage fanno orario continuato dalle sette e mezzo di mattina fino a notte. E’ la loro occasione, specie in quest’anno del centenario della 24 Ore di Le Mans, in cui alla Classic c’è il pubblico che normalmente vedi nelle edizioni “normali” della gara moderna. Qualche nome cambia (l’Arlquin alla rotonda ora è diventato l’Adresse) ma l’ambiente è quello di sempre. Al di là degli schieramenti ufficiali che si affronteranno in circuito, la Le Mans Classic va goduta e apprezzata per tutto ciò che vi ruota intorno, un mondo caleidoscopico che nella 24 Ore moderna, meno spontanea, meno selvatica di un tempo, si è parzialmente eclissato dietro un velo di (inesorabile?) omologazione.

Lascia un commento