In occasione della 6 Ore del Fuji, 6° appuntamento del FIA WEC 2023, una delegazione dello SDIS 72 (Service Départemental d’Incendie et de Sécours della Sarthe, dipartimento di Le Mans) accompagna l’Automobile Club de l’Ouest. L’impiego dell’idrogeno nelle competizioni e la necessaria sicurezza ad esso correlata costituiscono i temi di questa missione.
L’Automobile Club de l’Ouest, organizzatore della 24 Ore di Le Mans, partecipa da diversi anni allo sviluppo dell’idrogeno nelle competizioni, con l’obiettivo di creare entro il 2026 una categoria dedicata ai prototipi a idrogeno alla 24 Ore di Le Mans. Questo vettore energetico permette d’immaginare competizioni (e mobilità) ad alte prestazioni, senza emissioni di CO2, con autonomia e tempi di rifornimento simili a quelli dei classici veicoli a motore termico. MissionH24, un programma creato nel 2018 tra ACO e GreenGT, porta avanti questa strategia e tutti gli sviluppi tecnici necessari.
Per realizzare questa sfida pionieristica, da diversi anni esiste una collaborazione avviata con diversi attori o enti, in particolare con la SDIS 72.
Da diverse edizioni, la 24 Ore di Le Mans incoraggia lo sviluppo dell’idrogeno sia in pista, con dimostrazioni o gare (Road To Le Mans) dei prototipi MissionH24 (LMPH2G e H24), sia fuori pista con attività didattiche e ludiche. Per queste diverse dimostrazioni e utilizzazioni, il lavoro di squadra con lo SDIS 72 è essenziale.
In Giappone, Paese che punta sull’idrogeno per decarbonizzare la propria mobilità e parte della produzione elettrica, anche la sicurezza è fondamentale. Durante la 6 Ore del Fuji, nell’ambito del FIA WEC, verrà attivato un “villaggio dell’idrogeno”, con varie attività. La pista dovrebbe ospitare inoltre l’esibizione di alcuni veicoli. In questa occasione, tutti gli attori coinvolti nella diffusione dell’idrogeno, in Giappone o in Francia, condivideranno le loro esperienze in termini di sicurezza. Durante i colloqui previsti, lo SDIS 72 rappresentato dal comandante Laurent Mordret interverrà con Pierre Fillon, presidente dell’ACO, Frédéric Lequien, direttore generale della LMEM (i tre nella foto di apertura) e Bernard Niclot, responsabile dell’utilizzazione dell’idrogeno per l’ACO.
