Le corse nell’Impero: le competizioni automobilistiche e motociclistiche nei territori italiani d’Oltremare

In Toscana abbiamo sempre avuto ottimi storici del motorismo, a volte del tutto misconosciuti, più spesso rimasti all’ombra di altre realtà più potenti e facoltose pur godendo del rispetto dei veri addetti ai lavori. Ma pazienza, scripta manent.

E’ di recente pubblicazione un saggio a cura di Francesco Parigi e Maurizio Mazzoni: il primo si è occupato molto – ma non solo – dell’area motoristica mugellana, dal Circuito Stradale al Gran Premio di San Piero a Sieve di Formula 3; il secondo lo ricordiamo per diversi studi rimasti l’opera di riferimento in materia, come la storia della Coppa della Consuma motociclistica, uscita nel 1991, o della Coppa Toscana, pubblicata due anni or sono.

Stavolta i due specialisti, dopo aver collaborato insieme alla biografia di Gastone Brilli-Peri, apparsa nel 2021, hanno prodotto una interessantissima ricostruzione degli eventi delle due e delle quattro ruote nei territori occupati dall’Italia nella breve vita dell’Impero d’Oltremare: Libia in primis, quindi, ma anche Eritrea, Abissinia, Somalia, Rodi e le isole del Dodecaneso.

Evento per evento, sono riportate tutte le notizie che gli autori hanno potuto reperire in giornali, riviste e archivi vari. Spesso le informazioni sono scarsissime ma bastano a testimoniare una gara o una manifestazione di altro tipo, come le gimkane. Naturalmente molto spazio lo occupano i Gran Premi di Tripoli, con i loro intrighi che trascendevano il puro fatto sportivo, la Litoranea libica Tobruk-Tripoli (la “Mille Miglia africana”) o le sfide ad Asmara, ma accanto agli eventi più luccicanti e mondani vi è una lunga e sorprendente teoria di gare in salita, circuitini e altri eventi ormai quasi svaniti nella memoria.

Fra annotazioni tecniche e sportive e ficcanti flash storico-sociali, il libro – 342 pagine di prosa fluida e mai pedante – si legge che è un piacere.

L’apparato fotografico ha i suoi limiti: non ci risultano immagini precedentemente sconosciute, ma si è attinto a ciò che uscì su quotidiani e periodici dell’epoca. A ciò si aggiunge una documentazione fatta di pubblicità, manifesti e testimonianze varie (cimeli, passaporti, materiale postale), che contribuiscono non poco a restituire lo spirito del tempo. La bella immagine di copertina si deve all’archivio Daimler AG

Questo volume ben difficilmente lo troverete in vendita, essendo una pubblicazione “confidenziale”, senza ISBN e senza prezzo di copertina. Contattando gli autori riceverete comunque le istruzioni per procurarvene una copia: ne vale la pena.

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