Giordani, il mito delle auto a pedali

E’ passato quasi un quarto di secolo da quando Alberto Lavit e Gigi Soldano pubblicarono per Giorgio Nada un volume sulla storia delle auto a pedali. Il libro, intitolato Auto per gioco, è esaurito da tempo e – sembra – anche molto ricercato dagli appassionati della materia e dai bibliofili in genere. A parte ciò, l’esigenza di tornare sull’argomento con qualcosa di ancora più specifico era ormai matura: qualche anno fa lo stesso Soldano – fotografo degli sport motoristici nonché cultore di questa particolare nicchia del collezionismo che sono le automobiline a pedali – insieme a Piero Pini, a sua volta grande esperto, decisero di ripercorrere le vicende dell’emiliana Giordani.

La genesi del volume, affidato ancora una volta alle cure dell’editore Nada, è stata tutt’altro che lineare, tanti sono stati gli elementi sempre nuovi che richiedevano continui aggiornamenti. La massa di immagini, storiche e contemporanee, ha imposto un processo d’impaginazione oltremodo complesso, per evitare che documenti preziosi potessero essere omessi per semplice mancanza di spazio.

L’idea era quella di dare una panoramica il più completa possibile dell’attività industriale e umana della Giordani, attraverso fonti dirette e anche la documentazione di esemplari conservati, in possesso di collezionisti di tutta Italia.

Il libro è imponente: 384 pagine zeppe di informazioni, con testo in italiano e inglese. L’attenzione si focalizza più sui prodotti singoli che sulla vera e propria storia industriale dell’azienda, ma questa è stata una scelta ben precisa che finisce comunque per privilegiare l’ordinamento dei singoli pezzi, con una classificazione sempre chiara e precisa degli allestimenti, delle varianti e delle disponibilità a catalogo, anno dopo anno. Non è poco, anzi è tantissimo.

Tante altre informazioni e curiosità rendono il volume un pregevole strumento di consultazione, come ad esempio la lista delle altre ditte produttrici di automobiline a pedali, o anche una bella rassegna di collezionisti italiani. Interessanti anche le puntualizzazioni e i consigli sul restauro, per il quale si possono applicare praticamente gli stessi criteri validi per le auto vere.

La ricerca si ferma con l’arrivo del Moplen nella produzione: si accenna alle esigenze e alle vicende che portarono al definitivo abbandono della lamiera tra la fine degli anni sessanta e l’inizio degli anni settanta, ma tutta la vicenda della Giordani da quel momento chiave fino alla chiusura resta fuori dal libro. Del resto sono scelte necessarie ancorché abbastanza dolorose. E’ un volume, in ogni caso, che regala emozioni a non finire, sul filo della memoria ma anche del rigore filologico. Quanto mai evocativa la foto che ritrae un nugolo di “Indianapolis” schierate sull’anello di alta velocità di Monza il 19 giugno 2019, in occasione del primo raduno nazionale delle auto a pedali Giordani – e uno dei rari momenti in cui in quella giornata non piovve a catinelle!

Questo libro è destinato a restare a lungo l’opera di riferimento sulla Giordani e occuperà un posto importante anche nella biblioteca dei non specialisti. La tiratura è limitata a 750 esemplari.

Gigi Soldano – Piero Pini, Giordani Il mito delle auto a pedali / The pedal car legend, Giorgio Nada Editore, 2023, ISBN 978-88-7911-919-1, copertina cartonata, pagg.384, € 75,00.

Lascia un commento