Manifesto

di Riccardo Fontana

Oggi parliamo del cancro vero anche se unico del mondo in generale e dell’Italia in particolare: gli analfabeti funzionali, così definiti secondo termini e “feeling” anche troppo classisti, e che si potrebbero – invece – tranquillamente definire “scemi del villaggio”, senza per questo togliere nulla né all’individuazione del problema né alla sua gravità.

Lo “scemo del villaggio” è una persona la cui gaussiana dell’età trova la sua naturale media tra i quaranta ed i sessant’anni, ed è colui che non legge e commenta oppure che legge ma non capisce un’acca.

E commenta, naturalmente.

E vive, e contribuisce fattivamente a rovinare la società e con lei milioni di vite altrui, ma andiamo con ordine: lo “scemo del villaggio” – per secoli e giustamente – è stata un’entità schernita ed emarginata, proprio in quanto “scemo del villaggio”.

Andava al bar, sparava due cazzate, e gli altri gli davano dello scemo e finiva li.

Poi è sorta una classe politica – per carità di Dio non farò nomi, tanto chi vuol capire capisce – che gli scemi del villaggio ha iniziato a titillarseli, a farseli amici, a convincerli che non c’era niente di sbagliato in loro, che andavano bene così com’erano, e tutto perché (poco) giustamente gli scemi del villaggio votano, per puro marketing potremmo dire.

Sono nati programmi televisivi dove gli scemi del villaggio uscivano dal Cottolengo per entrare negli studi di Cologno Monzese (penso a tutta la merda di Bonolis tipo Ciao Darwin, I pacchi e Avanti un altro!) a fare, indovinate? Gli scemi del villaggio.

Strano.

E la gente rideva, e pian piano lo sdoganamento si è acquisito: si è arrivati ad oggi dove lo scemo del villaggio (si notino le virgolette scomparse) è diventato un must, e l’essere “normali”, cioè persone di buona istruzione con ottime facoltà di comprensione attiva è un qualcosa quasi di cui diversi vergognare: si viene additati a “professoroni”, sempre da gente rispondente alla categoria degli scemi del villaggio.

Ebbene, no.

Signori, voi potete benissimo commentare il link di Fragolina86 o di certi produttori di resincast in scala grossa facendo schifo e dimostrando al mondo quanto fate pena – del resto la “democrazia” ve lo permette – ma su Pitlaneitalia non ci venite.

Qua non ci venite a fare domande da scappati dall’istituto denotando anche piglio arrogante e saccente.

Qua le domande stupide fatte senza leggere gli articoli non devono esistere.

Perché qui vi si prende a calci nei denti, come e più che al bar ai tempi andati.

Fate ciò che volete, continuate a sentirvi importanti finché non arriverà un cataclisma a ridurvi nuovamente al nulla che siete (e purtroppo temo arriverà presto, rovinando anche le vite di chi con voi non ha nulla a che fare), ma state alla larga.

Vogliamo crescere, ma vogliamo farlo in modo sano: le macchine le proveremo in Oltrepò e non a Campo Imperatore, e l’Arna in scala non la faremo mai, quindi di gente come voi non sappiamo che farcene.

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