Borsa di scambio a Orcet (abbastanza) buona la prima

La prima edizione della Borsa di scambio a Orcet (Puy-de-Dôme), presso la Salle Jean Moulin non era nata sotto i migliori auspici. Per alcune incomprensioni fra gli organizzatori de alcuni partecipanti che avrebbero potuto dare un notevole aiuto, una parte consistente della promozione è stata vanificata, fino addirittura a far paventare un annullamento della manifestazione. “Inutile – sostenevano gli scettici – partire con un’edizione scarsa, si rischia di bruciarsi in partenza. Non sarebbe meglio rimandare tutto magari a febbraio e organizzarsi come si deve?”. Le defezioni, in effetti erano state abbastanza, fra cui quella del negozio Limagne Miniatures della vicina Chappes. Per rimpolpare i ranghi dei partecipanti, il Comité Des Fêtes Orcet, organizzatore della borsa, aveva deciso di aprire anche al settore della puericoltura, un modo elegante per dire che avevano pensato di accogliere anche i lavori manuali delle mamme. Di certo una prospettiva non entusiasmante, che magari ha fatto desistere più d’uno. E invece, tutto sommato, ne è venuta fuori una borsa più che decente, dove per fortuna la parte del leone l’ha fatta il modellismo e il giocattolo d’epoca. L’area interessata, quella di Clermont-Ferrand e dintorni, è tutto sommato una zona molto vivace dal punto di vista modellistico, dove si organizzano borse e manifestazioni non certo del livello di Parigi, Lione, Alsazia e Paesi della Loira, ma comunque assolutamente decorose. Il prossimo weekend, ad esempio, si svolgerà a Ceyrat la Biennale del Modellismo e del Modello, un evento che ha ormai una lunga tradizione.

Ma torniamo alla Borsa di Orcet: in Francia, anche in appuntamenti di seconda o terza fascia non ci si annoia di certo, anzi. L’offerta di modelli rari e particolari è spesso vivace, con prezzi competitivi: Norev, Solido di tutti i tipi, e poi altri diecast interessanti come Tekno, Schabak, Conrad, NZG sono all’ordine del giorno e in condizioni pari al nuovo con scatola. Fra i pezzi notevoli della borsa di oggi, una bellissima Ferrari 500 F2 Buenos Aires 1954 elaborata da Azur Models sulla base Tonka-Polistil, perfetta con la confezione in legno originale; accanto, una Porsche 917LH teleguidata di Meccano-Triang, in ottime condizioni con scatola e tutto.

Un angolo della Salle Jean Moulin era riservato a un’esposizione di modelli vari, soprattutto navali e militari, in grande scala.

Diamo quindi un buon voto d’incoraggiamento agli organizzatori di questa prima Borse di Orcet, consigliando loro di ascoltare di più i suggerimenti di chi ha maggiore esperienza in un settore più complesso di quanto si possa pensare.

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