Stamani Paolo Poli, Direttore generale e Amministratore delegato dell’Autodromo del Mugello, ha incontrato una selezione di giornalisti italiani per fare il punto della situazione sulla struttura che l’anno prossimo compirà il mezzo secolo (alcune iniziative per celebrare l’anniversario sono in fase di studio). Diversi i temi toccati, fra cui l’importanza della pista per l’economia del territorio non solo mugellano ma fiorentino.
Le Finali Mondiali Ferrari in programma in questi giorni costituiscono un appuntamento fondamentale per l’attività del circuito. “Abbiamo cercato di ampliare il calendario agonistico – ha commentato Poli – e già dal 2024 al Mugello si svolgerà una gara della European Le Mans Series. La struttura ha già dimostrato un ottimo livello di organizzazione, questo lo si è visto anche col Gran Premio della Toscana di F.1 del 2020. Per riportare la Formula 1 al Mugello la strada è lunga, anche perché c’è da far fronte alla concorrenza storica di tracciati come Monza e Imola, che tra l’altro rappresentano territori di grande importanza culturale ed economica”.

Ma l’arrivo dell’ALMS nel 2024 potrebbe essere il preludio di una gara del FIA-WEC al Mugello? “L’dea è quella”, ha risposto Poli. Con l’ACO stiamo dialogando molto”. Anche in questo caso uno degli ostacoli potrebbe essere costituito dal fatto che il calendario del WEC prevede già una tappa in Italia: in generale Monza, nel 2024 Imola a causa dei lavori sulla pista brianzola. La presenza della Ferrari nel WEC potrebbe comunque fare da “spinta” per l’inserimento in calendario di una seconda gara in Italia. “L’idea – ha spiegato Poli – è quella di poter programmare l’evento entro due-tre anni, magari sulla base di un’alternanza con l’altra pista italiana”. Resta anche da capire quanto il WEC saprà proporsi come realtà solida dal punto di vista regolamentare e sportivo. La speranza è che questa volta non vengano ripetuti gli errori che in passato hanno portato a una balcanizzazione del panorama endurance, con conseguenti crisi, più o meno lunghe. Ma questo è un altro discorso. Sia come sia, il Mugello si è confermata in questi anni come una struttura che non ha ormai più nulla da invidiare ai migliori circuiti d’Europa.
All’incontro di stamani ha partecipato anche il Presidente dell’autodromo, Roberto Benelli, sempre in gran forma. Molti lo ricordano ancora quando, con lo pseudonimo di “Robertino”, partecipava negli anni sessanta a numerose gare in pista e in salita. Benelli è stato a lungo una presenza importante nell’associazionismo motoristico toscano (lo ricordiamo attivissimo nella Scuderia Piloti Fiorentini ancora alla fine degli anni ’90), prima di ricoprire la prestigiosa carica all’interno del CDA dell’autodromo.
Foto in apertura: le strutture dell’autodromo del Mugello viste dalla zona della curva Bucine.
