Autoclassica a Milano, il modellismo

testo e foto di Riccardo Fontana

Ed eccoci dunque ad approcciare il pianeta modellismo in quel di Milano Autoclassica, a tenere in piedi una delle colonne portanti dello zoccolo duro di PLIT, che da sempre vede nell’automodellismo in scala uno dei suoi naturali sbocchi.

Molti banchi, conditi per lo più da ottimi obsoleti, e pochissimi gli speciali, non era affatto impossibile trovare il modo di sacrificare sull’altare della causa (potendo) qualche banconota di taglio anche sostanzioso.

Moltissimi Solido a prezzi modestissimi, assai notevole in questo senso una bella raccolta di GT della Serie 100 tra cui spiccava una meravigliosa Ferrari 250 GT 2+2 rosso rubino con scatola in stato più che decoroso e le targhe ancora fissate al fondino, e poi una bella Golf della Posta Svizzera, alcune Renault 4F promozionali, ed una “strana” Kadett GTE da kit montata nelle carceri francesi, un pezzo che rappresenta un filone che si sta dimostrando sempre più esteso a livello di produzione, e si cui sarà bene tornare.

Sterminata la presenza di edicolosi, venduti il più delle volte a cifre vergognose, più che doppie rispetto ai prezzi di copertina cui venivano proposti nelle edicole, a testimonianza della Floridità di un mercato grossolano e cialtrone, cui forse, per una volta, a prescindere dalla bontà dei modelli (che a volte è più che notevole) sarebbe il caso di dire basta.

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