Borsa di scambio a Novegro, 26 novembre 2023

testo e foto di Riccardo Fontana

E venne l’ora del “Novegro di fine anno”, da sempre l’edizione più ricca e prolifica dal punto di vista della preziosità dei modelli e del numero di partecipanti, secondo un trend ormai ampiamente consolidato negli anni.

Se lo scorso anno ci eravamo trovati di fronte a qualcosa di eccezionale, i numeri di quest’anno sono stati tali da fare impallidire lo scorso appuntamento di fine anno, con un numero di partecipanti spropositato ed una vera e propria invasione – davvero non c’è altro modo per descriverla – di modelli di pregio estremo, secondo una tendenza che ormai assume sempre più i contorni di un fiume in piena: al netto dei soliti spazi dedicati al fermodellismo – in maniera sacrosanta e stimabile – già dall’ingresso si è capito che uscire a mani vuote sarebbe stato impossibile.

Da modelli Pocher distribuiti un po’ ovunque ad una girandola infinita di obsoleti e speciali di qualità incredibile (soprattutto per quanto riguarda gli obsoleti) a cose praticamente impossibili da trovare a delle pur rinomate borse, come una maestosa Ferrari 250 LM di Carlo Brianza in scala 1:14, ce n’era da non saper dove sbattere la testa, tanto da portare il prossimo a trascurare gli anfratti meno invitanti, commettendo spesso un errore marchiano in quanto anche qui era possibile trovare ottimi pezzi a pochissimo prezzo.

Ancora una volta quindi una borsa ricchissima, che è valsa cento volte la candela e che conferma la recente tendenza alla sortita “all’aria aperta” di pezzi che si credevano ormai perduti o, quantomeno, blindati nelle solite collezioni, con soddisfazione di chi certe cose le sa ancora apprezzare.

Pochi o tanti che siano…

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