La settimana di Rétromobile che ormai ci siamo lasciati alle spalle da un pezzetto è stato il primo test per capire le ultime tendenze del mondo delle aste. Nei giorni parigini si danno appuntamento dentro e fuori i capannoni della Porte de Versailles alcune delle maggiori case d’asta. Artcurial ha scelto ancora una volta l’abbinamento diretto con Rétromobile, organizzando il solito momento scenografico con Hervé Poulain, Matthieu Lamoure e Pierre Novikoff che hanno cercato di coinvolgere una sala che non sempre ha risposto come gli organizzatori si sarebbero aspettati.
Nel 2023 solo il 3,6% delle circa seimila auto vendute all’asta ha superato il milione di euro, con circa 3000 pezzi che non hanno superato i cinquantamila. Com’è logico, il mercato di vetture eccezionali non coinvolge che un’élite di persone, che preferisce in particolare le Ferrari e le auto da competizione. Il record dell’anno scorso è stato segnato dalla 250GTO 3 litri, venduta a novembre a New York per 48,3 milioni di euro; notevole anche il risultato della 412P di Jim Glickenhaus, che il 18 agosto ha totalizzato a Carmel poco meno di 28 milioni di euro. Altri casi eclatanti potrebbero essere la 250 LM di Parigi (6 luglio, quasi 16 milioni di euro) o una 250 GT California passo corto ex-Salone di New York 1962 (2 marzo, Amelia Island, poco più di 17 milioni di euro). Il 2023 è stato anche l’anno di alcuni eccezionali ritrovamenti, con una collezione di 420 vetture aggiudicate in Olanda lo scorso giugno. I risultati più eclatanti, però, si sono registrati, com’è ormai consuetudine, negli Stati Uniti, al concorso di Amelia Island in Florida o alla Monterey Classic Week in California.
Insomma, un certo mercato tira sempre (compreso quello delle Youngtimer) ma i risultati assoluti sembrano essere in ribasso. Nell’asta di Rétromobile dello scorso 2-3 febbraio, Artcurial ha chiuso con un risultato complessivo di 16,3 milioni di euro (17,8 se ci si mettono anche le moto) contro i 35 milioni del 2023. La causa può essere individuata in parte nel numero inferiore di lotti – 129, ben cento in meno rispetto all’anno scorso ma anche nella mancata vendita di auto di alto livello, fenomeno da cui né Bonhams né RM Sotheby’s sono state esenti. Solo 92 lotti hanno cambiato di proprietario, con vetture come Ferrari 250 GT California, Cabriolet Pininfarina, Berlinetta Lusso e 275 GTB rimaste invendute. Un coupé Mercedes 300 SL ha oltrepassato il milione e quattro (record dell’asta), ma ad esempio un roadster in condizioni eccezionali non è stato aggiudicato. Una moderna McLaren P1 ha raggiunto quota 1.358.000 euro, secondo miglior risultato della due giorni di Artcurial.




Per quanto riguarda Bonhams, la quindicesima edizione della vendita parigina ha messo in evidenza una Ferrari Enzo nera con interni rossi, consegnata nuova nel 2004 a Charles Pozzi, una delle sole tre in questa combinazione di colori, con soli 9500km percorsi, ferma dal 2021. Risultato: 3.910.000 euro. Una Lamborghini Miura P400S gialla del 1969, restaurata nel 1980 da Edmond Ciclet e ferma dal 2008, ha chiuso a 954.500 euro; 471.500 euro per l’Aston Martin V8 Vantage Volante Prince of Wales 1989 appartenuta a Victor Gauntlett, ex-presidente di Aston Martin Lagonda.




A chi è andata meglio in assoluto è RM Sotheby’s, che nella vendita al Carrousel du Louvre da 31 gennaio ha piazzato tutti i pezzi migliori, totalizzando 36,9 milioni di euro con 59 lotti venduti su 72 presentati. Fra le vendite più alte: € 10.158.130 per una Ferrari 250 GT SWB Competizione (valore più alto delle vendite parigine), € 3.211.250 per una Ferrari 275 GTB del 1966 (gli ultimi 18 anni passati presso la stessa famiglia), € 3.042.500 per una Maserati MC12 Corsa in condizioni originali.




Per concludere, Osenat ha presentato a Rétromobile la raccolta di Joël Winter, un francese trasferitosi negli Stati Uniti, appassionato di marchi francesi storici Delage, Delahaye e Talbot. Nove le vetture selezionate per l’asta del 3 febbraio, col miglior risultato ottenuto dalla Talbot Lago T150C Spécial Roadster due posti del 1937, che ha chiuso a 468.000 euro. Due i lotti rimasti invenduti e 1,8 milioni di euro di incasso totale.




Nelle foto: lo spazio di Artcurial a Rétromobile, foto del 30-31 gennaio 2024.
