Quando Gianluca Pizzi mi ha proposto di inviarmi il materiale per una storia di queste due Bogani Sport Nazionale in 1:43 ho accettato direi con emozione, soprattutto per l’amicizia che mi legava a Ettore – purtroppo scomparso ormai da un po’ di anni dopo una brutta malattia – e anche a uno dei suoi figli, Leonardo, con cui ho condiviso dei bei momenti sui campi di gara, insieme a Paolo Ciuffi e ad altre persone legate all’automobilismo delle mie parti. Quindi, prima di lasciarvi all’articolo di Gianluca Pizzi che vi piacerà molto, ne sono convinto, vorrei ricordare Ettore Bogani con due immagini, una dei primi anni, un’altra degli ultimi. Sotto, a sinistra, lo vedete all’opera nel 1963 nell’officina nel quartiere di Rovezzano, a Firenze (è quello al centro della foto); a destra, Ettore nell’ottobre del 2006, davanti ai tanti trofei conquistati nel corso di una lunga carriera.

BOGANI SPORT NAZIONALE (SCALA 1:43)
Master realizzato da Jérôme Bruel e Matimodel e stampato da Matimodel; decals e ruote in 3D di KMP Models
Testo e foto di Gianluca Pizzi (redazione David Tarallo)
L’idea di realizzare questa Bogani nasce da quando ancora non sapevo si trattasse di una Bogani.
Avevo infatti trovato, parecchi anni fa, le foto della vettura sulle pagine di Racingsportcars e lì veniva chiamata come Gaiero SP1, ma non riuscivo a trovare altre notizie in rete, solo poche altre fotografie delle gare di Donington e Misano del campionato International Sports Racing Series 1998.
Qualche tempo fa invece mi sono imbattuto in questo servizio sul blog Drive Experience di Davide Cironi :
https://www.driveexperience.it/bogani-automobili-sport-nazionale-n-14-la-promessa-e-stata-mantenuta/
Leggendo l’articolo e l’appassionato racconto dell’attuale proprietario della vettura (che consiglio di leggere) mi salta all’occhio il fatto che questa Bogani Sport Nazionale telaio n°14 avesse corso anche coi colori Martini con i piloti Giudici/Amati/Merzario.

Confrontando le immagini della vettura coi colori Martini e quella restaurata sul sito di Drive Experience ho subito realizzato che si trattava della stessa macchina.
La storia di Ettore Bogani e delle sue vetture è nota e non è il caso di dilungarsi su questo argomento in questo contesto.
Partendo da lì ho quindi cercato il contatto di Davide Cironi, per poi risalire al proprietario della auto “vera” per cercare di farmi mandare documentazione fotografica per verificare la fattibilità del modello.
La disponibilità di Cironi prima e di Andrea Balducchi poi (il proprietario della Bogani vera) è stata totale.
Andrea mi ha mandato una quantità industriale di foto della macchina prima, durante e dopo il restauro.
Foto dettagliate della meccanica dell’auto che hanno permesso la realizzazione del modello in toto.

L’amico francese Jérôme Bruel, grande collezionista di tematica Martini e bravissimo modellista, mi ha informato che aveva già imbastito un “master” per fare quel modello ma che non aveva intenzione di portarlo a conclusione ne tantomeno di stampare qualche kit e se avessi trovato qualcuno che aveva voglia di terminarlo me lo avrebbe spedito per completare l’opera.

A questo punto, dati i costi di realizzazione che sarebbero diventati proibitivi per un solo modello ho cercato conoscenti/amici collezionisti che fossero interessati ad avere un kit, avvisandoli subito che i costi sarebbero stati parecchio elevati.
Non molti a dire il vero, quattro o cinque mi hanno dato l’ok a far fare un modello anche per loro e considerato di doverne regalare uno a Jerome ed un montato al pilota il modellino in effetti è venuto a costare una cifra molto importante. Troppo…
Ma ormai il circo si era messo in moto e la voglia di avere in casa un modello inedito era tanta…
Così Stefano Coda (Matimodel) ha dapprima sistemato e terminato il master poi ha provveduto alla stampa dei kit.














Le ruote sono state fatte fare in 3D da KMP Models, che ha curato anche il disegno delle decals stampate poi da Inkam.




Per il montaggio mi sono affidato al bravissimo montatore bergamasco, ma dalla precisione giapponese, Silvio Dalla Rosa, che mi aveva già fatto in passato diverse Lancia Delta Martini in versione test / prototipi, modelli che sono già stati presentati sulle pagine del forum di Modelli Auto, o di quel che malinconicamente ne resta oggi.










Costruzione roll-bar in metallo; interni della versione attuale (cinture rosse), interni versione Martini 1998 (cinture blu)
L’abilità e la pulizia di montaggio di Silvio sono davvero straordinarie ed è bello rivederlo all’opera dopo alcuni mesi di stop forzato.








Come dicevo sono stati ricavati due modelli, la versione 1998 che ha corso a Misano e la versione “attuale”, della cronoscalata Camucia-Cortona 2018, guidata da Andrea Balducchi.











Un grazie di cuore a Gianluca che mi ha fatto il piacere di essere uno dei fortunati ad avere il kit. bellissimo articolo, bel modellino di cui sono il felice possessore essendo stato fatto in pochi esemplari.
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