
Si è svolta ieri 12 aprile dalle 18.30 presso l’Asilo dei Creativi a Meano (provincia di Brescia) una conferenza tenuta dall’ingegner Enrico Fumia sulla genesi e sulla storia della Ferrari F90 da lui disegnata per il sultano dei Brunei sulla base della Testarossa. Com’è ormai noto, furono sei gli esemplari, ognuno di colore diverso, che il sultano commissionò alla Pininfarina.


Nell’intervento di ieri, estremamente articolato e interessante, l’ingegner Fumia con l’aiuto di numerose slide ha ripercorso le vicende che portarono alla nascita di questa vettura rimasta pressoché sconosciuta per circa un decennio e finalmente “riconosciuta” dalla stessa Ferrari nell’edizione 2005 dell’annuario.
“Ferrari di clausura”: così l’ingegner Fumia ha voluto intitolare l’incontro di ieri. Di clausura perché i sei esemplari costruiti e venduti in gran segreto al sultano del Brunei tra il 1991 e il 1992 su un suo disegno del 1988 finirono, come tutte le altre auto dirette laggiù, chiuse in qualche garage inaccessibile. Sei “sorelle” destinate probabilmente a non riaffacciarsi più per chissà per quanto sul mercato delle auto di prestigio.









L’evento, organizzato dal MeAuto Club auto e moto storiche di Meano, ha visto la partecipazione di un pubblico selezionato e in numero chiuso. Pitlaneitalia ha avuto l’onore di ricevere un invito, assistendo così ad un’eccezionale lectio magistralis che non ha soltanto riassunto la storia della F90 ma si è inoltrata nell’affascinante materia della creatività e dello stile automobilistico in generale, con illuminanti confronti tra i metodi di oggi e quelli di un più o meno recente passato.

Nell’occasione l’ingegner Fumia ha portato il modello in scala 1:5 della F90, un’ulteriore testimonianza di eccezionale valore.
Al termine del suo intervento, l’ingegner Fumia ha ricevuto dal club organizzatore uno speciale riconoscimento (vedi foto sopra), prima di passare ad una sessione firma copie del libro AUTOritratto, uscito una decina di anni fa per i tipi di Fucina, una corposa memoria autobiografica che getta una luce inedita sul mondo della carrozzeria, del design e dell’industria automobilistica.

Il 1989 fu memorabile per la quantità e il livello delle novità automobilistiche. L’Ing. Fumia dimostrò grande padronanza della tridimensionalità della carrozzeria e una invidiabile capacità di gestire le molte complessità AUTOimposte. Negli anni ’80 e ’90 era ancora prassi isolare i quattro piani ortogonali e le relative grafiche. Fumia sperimentò nella F90 quella che io chiamo interdimensionalità: le linee di costruzione di un piano bidimensionale lo trapassavano nella terza dimensione e costruivano un altro piano e poi un altro ancora. Ciò anticipò quanto gli altri stilisti capirono solo nel 2000. Ringrazio l’Ing. Fumia per l’insegnamento impartito dalla sua F…2000 e David Tarallo per la sua preziosa testimonianza. Alessio Di Zoglio.
ALESSIO DI ZOGLIO.
"Mi piace""Mi piace"