FIA-WEC a Imola: un giovedì pomeriggio non qualunque

Quando arrivi in pista non è mai un pomeriggio qualunque anche se di per sé potrebbe esserlo. Il giovedì è il giorno in cui non succede nulla ma è sempre bene essere lì. Primo perché puoi incontrare un po’ di gente (Valentino Rossi che esce dall’hospitality, Buemi che fa le prove del sedile), secondo perché se sai rimanere discreto metti del fieno in cascina: particolari tecnici, curiosità, tutto materiale che nel corso della stagione potrà risultarti utile.

Non vado volentieri a Imola. Non che non mi piaccia il tracciato – ci mancherebbe – ma per giornalisti e fotografi è un posto dove si fa una gran fatica e non è neanche detto che ti vada bene. Del resto il circuito è affascinante per la sua unicità: non è un circuito cittadino ma è un po’ come se lo fosse. La sala stampa ha chiuso presto, alle 18 (e domani apre abbastanza tardi, alle 9). Per fortuna ho potuto scaricare le foto all’hospitality Porsche e sto facendo la post produzione nella birreria dietro le tribune, quella che si chiama “Un posto felice”. Un buon augurio alla fine di una giornata non proprio bellissima, in tutti i sensi.

La calma del giovedì è quella piena di promesse. Preferisco quella di Spa. A Imola l’endurance della categoria top non si vedeva dal 2011 e fa sempre un certo effetto rendersi conto che son passati tredici anni. Strano, 2011 mi sembrava ieri. C’erano ancora le Peugeot 908, le Audi e si preparava il ritorno del Mondiale endurance, l’odierno WEC. Nel corso del decennio è arrivata la Porsche, se n’è andata ed è pure tornata. E’ arrivata la Toyota ed è rimasta per tutto questo tempo. Oggi diventa nera, non il massimo dell’originalità ma si sa che le livree delle auto da corsa contemporanee non sono fatte per garbare ai vecchi.

Domani, almeno dal pomeriggio, si inizia a fare sul serio. E’ bene arrivare preparati perché tra procedure di accredito, parcheggi, posti in sala stampa e roba varia, partono delle ore. Due, tre, come nulla. E se sei a Le Mans, anche quattro. Non è che i pass ti arrivino dal cielo, neanche se lavori dentro il circo.

Ah, una foto di omaggio al gran lavoro del personale della CEA mi pareva doverosa.

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