Modelli del passato: Solido 57 Alpine-Renault A442 Mugello 1975

Questo articoletto avrebbe potuto anche rientrare nelle “Storie di Modelli”, tanti sono i legami e le implicazioni col passato collezionistico e non di questo tipo di oggetto. Più semplicemente, lo inserisco nella serie “Modelli del passato”, che non ha né una numerazione né una sottosezione specifica, e ormai è tardi per raggrupparli.

Su Solido anche noi di PLIT abbiamo scritto tanto. Su modelli apparentemente banali, su altri meno conosciuti, sulle stranezze e sulle mosche bianche. In questa pagina vi presentiamo una rara confezione ancora sigillata, contenente sei Alpine A442 numero 57 (quelle della 1000km del Mugello 1975) così come veniva inviata ai rivenditori. Ai tempi della Serie 10, e probabilmente anche prima, almeno da quando furono introdotte le scatoline con la vetrina trasparente, Solido imballava i modelli a gruppi di sei, quattro paralleli e due rovesciati.

Non c’erano etichette né segni di riconoscimento particolari: i lotti di modelli venivano poi inseriti negli scatoloni che ne avranno contenuti diversi. Nel caso di vetture stradali disponibili in più colori, di solito si imballavano tre esemplari in una tinta e tre in un’altra. Ricordo di aver acquistato, ormai quasi una ventina di anni fa, da un noto commerciante italiano, un pacco di Ford Fiesta, e questi pensò bene di spedirmele in un… plico col pluriball! Vi lascio immaginare il mio disappunto (eufemismo) alla ricezione del “collo”, con tanto di protezione originale in cellophane completamente rovinata – già si sbrindella solo a guardarla – e due scatole su sei seriamente ammaccate stile organetto. Risultato, in collezione ho una serie di Ford Fiesta in scatole intonse che hanno perso gran parte del loro interesse e che alla mia dipartita i pupazzoni del futuro potranno allegramente utilizzare come antistress intenti a guardare le figure dei libri sul bancone di qualche negozietto sopravvissuto alla mannaia del web.

Questo set di Alpine, scovato in Lorena, ha avuto per fortuna sorte migliore (il venditore delle Fiesta tra l’altro incolpò il figlio principiante o distratto facendomi imbufalire ancora di più) e testimonia, nel suo piccolo, il modo in cui in Solido si chiudevano e si spedivano i modelli.

Un set di questo tipo, è quasi inutile rimarcarlo, ha un senso se i modelli sono assolutamente perfetti e se le scatole non mostrano alcuna traccia di apertura: acquistare sei Solido Serie 10 e incellofanarli non sarebbe neanche troppo complicato ma ottenere un effetto finale di luccicante uniformità sarebbe in pratica impossibile. E’ lo stesso criterio col quale si possono valutare le scatole da sei dei vecchi Dinky, tanto per fare un esempio che tutti conoscono.

Quanto può valere un “coso” come questo? Non un’enormità. Diciamo che se vi chiedono tra i 70 e i 100 euro siamo nei limiti della ragionevolezza. I Serie 10 non sono rari e a meno che non vi capiti un set di colori strani, siamo parecchio lontani da certe quotazioni da capogiro cui ci hanno abituato altri marchi. E l’importante è resistere alla tentazione di aprire tutto per vedere l’effetto che fa.

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