Regen-Ring? Alla vigilia della 24 Ore del Nürburgring

Se le ultime volte (la più recente nel 2022) in cui avevo preso parte alla 24 Ore del Nürburgring ero stato graziato da Giove pluvio, per l’edizione 2024 le cose sembrano mettersi abbastanza malino. Ma non è detta l’ultima parola: al Nürburgring il tempo è come quello inglese; in un solo giorno puoi avere pioggia, afa, neve e altri fenomeni che normalmente si registrano nell’arco di sei mesi. Fa parte del pacchetto.

Ieri sera il solito giro in auto per riprendere le misure al posto. Il Nürburgring non è un circuito come un altro: su oltre 22 chilometri bisogna avere le idee chiare su cosa fare e dove andare. Tra mercoledì e giovedì gli accessi alla Nordschleife si intasano e bisogna essere preparati sui movimenti nel corso del weekend. Le navette stampa possono portarti lungo il GP-Kurs. Se vuoi arrivare alla Nordschleife il discorso diventa un po’ più complesso e non sto qui a spiegarlo. Comunque tutt’altro che banale. Di 24 Ore del Nürburgring, da media accreditato, ne avrò fatte già sei o sette, e ancora credo di conoscere un decimo del circuito e dei suoi sentieri. Per fortuna mi aiuta una vecchia carta topografica del comprensorio di Adenau.

Col Nürburgring, che tu sia pilota, giornalista, fotografo o chissà cosa, dovrai scendere sempre a compromessi. Compromessi come tempi, logistica, organizzazione. Diciamo che l’obiettivo è uscirne meno scontenti possibile. Ricordo che nel 2002 la Falken aveva invitato un gruppo di fotografi giapponesi, arrivati qui equipaggiati con del materiale che avrebbe fatto invidia a Angelo Orsi o a Ercole Colombo. Erano tutti belli lindi e ordinati, probabilmente del Nürburgring avevano visto sono immagini immacolate sulle loro riviste patinate (la rima è voluta). Alla fine del weekend erano da raccattare col cucchiaino, loro e i loro obiettivi che costavano come una Fiat Panda. Solo alcuni espertissimi fotografi tedeschi – e forse qualche loro collega inglese – possono dire di potersi muovere perfettamente a loro agio sul Nürburgring. Per molti versi è come seguire un rally. L’obiettivo più ragionevole, come fotografi, è fare di meglio rispetto alla volta precedente.

Immagine di apertura: la fortezza di Nürburg fotografata verso sera

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