Il CRAME a Imola

Appuntamento classico col CRAME di Imola, che ha aperto le sue porte al Circuito Enzo e Dino Ferrari stamani alle ore 11. La manifestazione andrà avanti fino a domenica compresa.

L’occasione è stata buona per una sgambata nella campagna romagnola, passando in auto all’andata per il passo del Giogo e al ritorno dalla Futa, percorrendo una buona parte dell’antico e glorioso Stradale del Mugello. Giusto per non perdere l’abitudine, in una giornata gradevole e fresca anche se segnata da qualche spruzzata d’acqua.

Purtroppo si conferma una tendenza non del tutto positiva per questa storica manifestazione imolese. Rispetto all’edizione 2023, già tutt’altro che esaltante come numero di espositori, gli stand sembrano ulteriormente ridotti quest’anno, anche se la qualità delle proposte resta piuttosto alta, anzi probabilmente si è perfino alzata.

Come le parole di Lucilio secondo Orazio, scorre lutulentus il Santerno, evocando brutti ricordi

Stamani, nel paddock, nei box e lungo il circuito si camminava benissimo, in attesa della maggior parte del pubblico che arriverà domani e poi domenica. A mezzogiorno, gli espositori erano già tutt’altro che contenti dell’andamento degli affari che notoriamente si fanno in apertura, quando il grosso dei visitatori è ancora assente. Probabilmente il CRAME si è scontrato con una concorrenza sempre più numerosa di manifestazioni di ogni tipo, che ormai – grosse o piccole, di nicchia o generiche, di lusso o più popolari – finiscono per farsi indistintamente una guerra spietata, a livello nazionale e anche internazionale. Da una parte è un bene, dall’altra è un problema, fatto sta che a Imola c’era verso fare ottimi affari con prezzi a volte davvero stracciati. Lasciamo stare i casi estremi come il banco con libri nuovi a tariffe da reminder (annuari di Le Mans intonsi a € 10 l’uno, tanto per fare un esempio), ma anche presso altri espositori c’è verso di portarsi a casa modelli, libri e documentazione senza lasciarci un capitale. Insomma, i margini di contrattazione sono piuttosto elevati. Non saprei dire se questo valeva anche per le auto o i pezzi di ricambio importanti.

Dal punto di vista modellistico, a parte la marea di modelli da edicola, degni di nota alcuni Polistil in 1:24, dei Mebetoys della serie più recente e qualche Solido serie 10. Nulla di più raro o pregiato, mentre nel 2023 un paio di venditori – ora assenti – avevano portato pezzi di qualità assoluta, dai Politoys ai Solido serie 100.

Quanto all’offerta di veicoli, molte moto, molte biciclette e motorini (alcuni davvero interessanti), mentre le auto non sono poi così numerose e se si eccettua qualche bell’esemplare, il parco vetture non è nulla di sconvolgente.

Un’edizione poco eccitante, quindi, anche se a mio avviso il CRAME merita sempre un’occhiata, perché la sorpresa del pezzo raro e inaspettato è sempre dietro l’angolo.

Lascia un commento