L’ultima volta era stata nel 2022. Le Finali Mondiali Ferrari tornano a Imola, in un’alternanza col Mugello che dura ormai da tempo. Nei prossimi giorni verrà comunicata ufficialmente la sede dell’edizione 2025 e chissà che non capiti stavolta a Monza. La buttiamo lì, vediamo se ci azzecchiamo.
Quante me ne sono fatte, di finali mondiali Ferrari. La prima volta – e una delle ultime volte da spettatore, fino da Tutte le Ferrari in pista al Mugello negli anni ’90, credo di averne mancate veramente poche, comprese quelle fuori dall’Italia. Ricordo un’edizione a Valencia, sul circuitino delle moto, di cui conservo un ricordo un po’ cupo, chissà perché.
Le Finali Mondiali Ferrari sono ormai un classico. Hanno passato periodi davvero gloriosi, come ai tempi delle vittorie di Schumacher in Formula 1. Nel 2000, 2001 o 2002 attorno alle piste dovevano inventarsi l’impossibile per evitare imbottigliamenti di intere giornate. Sembrano passati pochi anni e invece è passata una vita. Arrivava da Perugia il fotografo Paolo Ambrosi, con cui coprivamo l’evento per Paddock. La Finali Mondiali erano qualcosa che già trascendeva la pura competizione del Ferrari Challenge, erano la festa del marchio e anche il momento in cui Montezemolo e compagni rilasciavano dichiarazioni che passavano in prima serata al TG1. Era anche l’evento conclusivo della stagione, con un calendario di F.1 ancora “corto” – e dire che ci sembrava già esagerato rispetto a quelli anni ’80 e ’90. Senza contare che i più furbi ne approfittavano per fare incetta di brochure che rivendevano prontamente su eBay a prezzi insensati (oggi al massimo ti fanno inquadrare un QR-Code). Alla Finali Mondiali al Mugello sono legati anche un paio di ricordi che ho pensato di inserire nel volume celebrativo sui cinquant’anni dell’autodromo, in uscita in queste settimane.
Erano anche gli anni delle Ferrari e Maserati storiche, che correvano insieme, con i vecchi meccanici a smanettare sapientemente sulle meccaniche. Nel paddock trovavi David Piper e René Arnoux (quest’ultimo bazzica ancora l’ambiente Ferrari).
Col tempo, soprattutto dopo l’era Schumacher, la manifestazione sembrava aver perso un po’ smalto, ripiegandosi su se stessa. Ci si è inventati – con buon successo a dir la verità – degli show molto coreografici, con la partecipazione di corpi specializzati dell’esercito, di club organizzati e di sempre più vetture in pista per gli ultimi giri la domenica pomeriggio, dopo le finali mondiali.
Gli anni delle vittorie nell’endurance, prima in GT, poi anche a livello assoluto con la 499P, hanno fatto assumere alle Finali Mondiali una valenza del tutto particolare, fra tecnica e celebrazione. Non sono mancate le occasioni per presentare vetture nuove, fra stradali, speciali e competizione, non ultima appunto la 499P Hypercar che venne presentata a Imola nel 2022.
Insomma, come al solito è meglio esserci che non esserci, perché tra le pieghe di un discorso o dietro tante foto apparentemente “inutili” si può celare qualcosa che potrebbe tornare buono anche a distanza di anni.
































