Epoqu’Auto significa anche modellismo e anche quest’anno l’offerta è ricca e interessante. La manifestazione sta diventando un appuntamento da appetibile anche per marchi mainstream come Solido, Ixo Collections o Majorette (ma stavolta Spark non si è vista).
Ormai i venditori di modelli in scala, antichi e moderni, sono raggruppati più o meno tutti nello stesso spazio, per cui è piuttosto facile farsi un’idea e comparare le varie offerte. Presenza fissa, Miniatures Lyon, storico negozio cittadino che propone una scelta eccezionale di modelli obsoleti, fra cui una bella collezione di Mercury con pezzi davvero interessanti, come una Giulia Ti verde metallizzato in condizioni eccezionali (comprese le ruote, che tendono come sapete a fondersi), una bellissima Fiat 850 berlina blu metallizzato e una rara Fiat 1300 blu in 1:48.
In compenso, quest’anno, mi è parso di vedere un po’ meno Solido e Norev, e anche meno speciali montati, ma non mancavano banchi con diversi kit Starter e Provence Moulage. Presente Jade Miniatures, i cui titolari abitano non lontano da Lione, sulle alture del Forez. E’ stata anche l’occasione di incontrare di nuovo Viranet, che collabora con loro. Tornando a Solido, qualcosa d’interessante comunque c’era: il già citato Miniatures Lyon portava ad esempio una buona scelta di monoposto, mentre altrove era possibile trovare le tre Peugeot 504 berlina rally montate dalla fabbrica partendo dal kit, in condizioni perfette e a prezzo davvero concorrenziale.
Un po’ in calo forse la presenza dei giocattoli in plastica anni ’60-70 come Joustra, Mont Blanc, Paya, Rico: il mercato sta chiedendo sempre più pezzi di questo tipo. Forse le trattative si spostano a monte degli avvenimenti come i saloni e le borse? Difficile dirlo.
Particolarmente interessante lo stand di un venditore belga, che ha portato una serie completa di modelli russi in 1:43. Negli anni ’80 concessionario Moskvitch, mi raccontava che all’epoca questi articoli erano prodotti anche per scopi promozionali e costavano ai rivenditori pochi centesimi di euro. Anche all’epoca c’era chi ci speculava: ricordo che un negozio a Firenze, intorno al 1984, chiedeva sulle 15.000 lire, che non erano poche per un diecast.
Vasta anche l’offerta di modelli da edicola, resincast e diecast contemporanei, con venditori provenienti da tutta Europa, come il nostro Massimiliano Polo.
In conclusione, a Epoqu’Auto è impossibile non trovare qualcosa di raro e particolare, in grado di accontentare anche chi ha ormai visto tutto o quasi.




























































