Testo e foto di Marco Nolasco
Tempo fa su PLIT si è parlato di elaborazioni “semplici”, spesso da modelli da edicola; seguendo quel filone, ecco un mio lavoretto di qualche anno fa che ho ripreso recentemente che riguarda l’Alfa Romeo Giulietta Sprint 2^ serie che giunse 139ma e prima della categoria GT 1300 al Rally di Montecarlo del 1962, piloti R. Borgerhof Mulder e Jacob Maasland.



E’ l’uscita n.6 del 2005 dell’Alfa Romeo Sport Collection della Fabbri. Il modellino è carino e anche curato, tenendo conto della tipologia, con molti dettagli anche all’interno. Ne mancano però altri, come le palpebre sui fari anteriori o i fari supplementari posteriori.

Ma il difetto più importante è il colore, che non era il classico rosso, ma un blu direi metallizzato, come si vede dal fotocolor che allego. Quando presentai il modello sul forum Duegi anni fa qualcuno, notando le coppe scure, probabilmente in tinta con la carrozzeria, scrisse che doveva trattarsi non di una “normale” Giulietta Sprint, ma di una serie speciale commercializzata direttamente da Bertone, con alcune
caratteristiche specifiche tra cui appunto le coppe verniciate. Avendo una bomboletta di un blu metallizzato Bertone preparata da un colorificio specializzato in tinte di auto d’epoca, che purtroppo ha chiuso nel frattempo, che avevo usato per un code 3 Mercury 850 Spider che presentai anche su PLIT a suo tempo, ho fatto due più due e, poiché il risultato è stato quattro, ho pensato di rifare il
modellino aggiungendo anche i dettagli mancanti. Tra l’altro, qualche anno dopo, se ricordo bene, Miniminiera “copiò” il modellino in scala 1/18, compreso il colore rosso sbagliato!


Elenco anche gli interventi fatti:
1- riverniciatura
2- spostamento della cerniera del terzo tergicristallo, a sinistra
invece che a destra
3- copertina nera sui due lobi laterali del frontale
4- inserimento nei su citati lobi di due coppie di fari supplementari
invece di una
5- aggiunta di due fari supplementari posteriori (certo che questi
olandesi dovevano averne molta di paura del buio, sei fari anteriori,
uno orientabile sul tetto e due posteriori!)
6- cambio volante con uno in “legno”, come si vede dalla foto del frontale
7- verniciatura delle coppe
8- montaggio parabrezza aero sul cofano anteriori
9- montaggio antenna
10- montaggio palpebre sui fari anteriori
11- sostituzione dei tergi

Le modanature, le maniglie e le cornici dei vetri sono state ottenute riportando alla luce il metallo. Le decals sono opera di Edoardo Gallini. Le due piccole sul parabrezza aero sono state “interpretate”, anche nel colore.
