A pensar male si fa peccato ma a volte…

di Marco Giachi

E così si arriverà all’ultimo Gran Premio con un titolo ancora da assegnare in Formula 1, quello dei costruttori. Qualcuno aveva dei dubbi? Io no. Ho sempre pensato che Liberty Media non può vendere un “pacco”, come quelli che si compravano da certi venditori di piazza che contenevano un mattone invece che un autoradio, agli Emirati, con quello che pagano per avere l’ultimo Gran
Premio. Perché sarebbe stato un vero e proprio “pacco” una gara senza nulla in palio, sarebbe diventata una specie di ultimo giorno di scuola con le foto ricordo, le pacche sulle spalle e tutti che si salutano e pensano alle vacanze.

Invece così la gara si preannuncia decisiva e cruciale per la lotta, rivalutata come epica, fra Ferrari e McLaren le quali a loro volta, essendo state per tutto il campionato ben lontane dal titolo che conta, cioè quello dei piloti, sono ben contente di caricare d’importanza l’avvenimento. Io ho interpretato in questo modo la penalizzazione dei 10 secondi a Lando Norris da tutti giudicata eccessiva e ingiustificata. Per me, invece, giustificata era eccome!

Per evitare sorprese, nel caso la McLaren fosse riuscita a chiudere la partita con un Gran Premio di anticipo: 10 secondi, meglio che 5 … per andare sul sicuro ed evitare che prendesse troppi punti nonostante la penalizzazione.

foto di apertura: copyright Media Ferrari

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