Pronta per la consegna la prima Alfa Romeo 33 Stradale

Una promessa fatta da Alfa Romeo agli alfisti di tutto il mondo è stata mantenuta. La prima delle 33 unità della nuova Alfa Romeo 33 Stradale ha terminato il processo di produzione ed è pronta ad incontrare il primo cliente. Questo progetto non solo celebra il ritorno di Alfa Romeo nel settore delle fuoriserie, ma segna un successo del know-how e dello stile italiano nel mondo. Processi artigianali, prestazioni estreme, personalizzazioni uniche, sono questi alcuni degli ingredienti che rendono esclusivo e complesso il processo di produzione di una fuoriserie.

Tra l’altro, la data del 17 dicembre riveste un valore simbolico inestimabile. Infatti, lo stesso giorno del 1966 il leggendario Carlo Chiti affidava ufficialmente al maestro di design Franco Scaglione lo studio della carrozzeria per quella che sarebbe diventata un’icona senza tempo: la 33 Stradale. Esattamente 58 anni dopo, la storia si rinnova con la finalizzazione del primo esemplare della nuova generazione di 33 Stradale.

Realizzata in soli 33 esemplari, la nuova coupé a “due posti secchi” coniuga heritage e futuro. Il suo obiettivo è regalare l’esperienza di guida più esaltante a una ristrettissima cerchia di appassionati, che hanno creduto fin dall’inizio nel progetto. Proprio come il primo cliente, membro del prestigioso Club 33 (per motivi di privacy non possono essere fornite informazioni personali o sulla configurazione dell’auto) che ha abbracciato questo sogno sin dal suo annuncio ufficiale, avvenuto durante il Gran Premio di Monza, nel settembre del 2022. Da quel momento è iniziato un confronto, sia in modalità virtuale sia di persona, con il team Alfa Romeo per definire la personalizzazione della propria vettura.

La nuova 33 Stradale, infatti, è nata nella nuova “Bottega” Alfa Romeo dove designer, ingegneri e storici del marchio hanno incontrano i 33 proprietari per decidere insieme la loro configurazione ideale, esattamente come avveniva nelle officine dei famosi carrozzieri italiani del Novecento, quando Alfa Romeo modellava le sue creazioni con la collaborazione di realtà uniche al mondo, tra cui la Carrozzeria Touring Superleggera.

Una specie di manifesto di ciò che il marchio globale italiano può fare in termini di stile ed esperienza di guida. Peccato che accanto a queste vetture, indubbiamente affascinanti anche se discusse da alcuni appassionati, trovino posto mostruosità tipo la Junior (ex Milano) o la Tonale, che non hanno nulla a che vedere col prestigio e la dignità storica dell’Alfa Romeo. Ma così va il mondo. O meglio, così vogliono farlo andare.

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