testo e foto di Riccardo Fontana
Nonostante la concomitanza con la borsa di Orléans, che essendo uno dei maggiori appuntamenti europei del settore inevitabilmente finisce per cristallizzare attenzioni e partecipazioni, l’appuntamento di Piacenza si dimostra in perfetta salute, con una grande qualità e varietà di pezzi ed una certa tendenza all’espansione degli spazi espositivi, con l’apertura di un nuovo piccolo padiglione dedicato all’esposizione – ormai consueta – dei modelli in scala 1:8, ed anche in parte alla parte borsistica vera e propria.
Un ottimo appuntamento dunque, ed un altro applauso ad Antonello Caruso – organizzatore – e fautore di un certo rilancio delle borse scambio italiane, con tutta una serie di ottimi appuntamenti molto ben sviluppati che, dopo gli anni bui del covid, certamente fanno molto bene al morale ed alla socialità.
Sui modelli si può dire molto, perché molta è stata – come detto – l’offerta: si andava dai kit, con una grande quantità di scatolette azzurre (Provence Moulage) ed a scacchi bianchi e rossi (Starter) che sono sempre un piacere per gli occhi, relativamente pochi Solido date le ormai abituali abbuffate tipiche di questo tipo di appuntamenti ma, di contro, ottime cose sui restanti fronti, con perle come una bellissima Dauphine Gordini di Joustra ed un livello generale abbastanza alto.
Il tutto, come detto, nonostante la concomitanza con un “peso massimo” come Orléans, e con la sempre gradita sorpresa dell’evento ad ingresso gratuito, che in un’epoca in cui si tende a far pagare anche l’aria che si respira è sempre un’ottima cosa.
Largo dunque alle foto, per il sollazzo di chi non c’era e per la tortura di chi c’era e, magari, ha dovuto o voluto lasciare qualcosa.






























































