Spirit of Le Mans, rivista ufficiale dei campionati organizzati dall’Automobile Club de l’Ouest, offre spesso contenuti di interesse. Il numero 39 (marzo-aprile) propone un bello speciale su Jean Rondeau, nel 45° anniversario della vittoria alla 24 Ore di Le Mans. Rondeau è stato un personaggio controverso, dalle sfaccettature che ancora oggi sono poco note. Questo speciale sull’unico costruttore ad avere ottenuto il successo a Le Mans al volante di una propria vettura, ripercorre non solo la sua storia ma è anche una sorta di bilancio di una vita sportiva, durata almeno dieci anni. I rapporti di Rondeau con persone che recitarono un ruolo chiave nella vicenda agonistica del marchio di Le Mans, da Charles James a Marjorie Brosse, da piloti come Beltoise, Pescarolo o Jaussaud, ma anche con Jean-Marie Balestre, che decretò una più che discutibile vittoria della Porsche nel mondiale endurance 1982 proprio a discapito di Rondeau, meritano qualcosa in più rispetto a un semplice resoconto dei fatti e dei risultati in pista. Da questo speciale su Spirit of Le Mans, la figura di Jean Rondeau esce sotto una luce un po’ diversa, attraverso testimonianze e documenti di prima mano.
Ancora oggi esiste ancora un’Association Jean Rondeau che, anzi, in questo 2025 è più viva che mai: coordinata da Hubert Rohée, l’associazione sta attualmente restaurando una M382 motorizzata Cosworth che parteciperà alla prossima Le Mans Classic, con la collaborazione dei vecchi meccanici e dai giovani del Lycée Polyvalent Le Mans Sud.





