24 Ore di Le Mans: “Les R’Hunaudières”

Ruaudin è un villaggio poco lontano dal rettifilo dell’Hunaudières e il martedì della gara vi si svolge “R’Hunaudières”, rassegna motoristica a tema con tanto di borsa di scambio organizzata nella palestra contigua al parco. Uno dei tanti avvenimenti che precedono la gara più attesa dell’anno, realizzato grazie all’entusiasmo e all’impegno di tanti volontari, che sono in parte gli stessi che rendono possibile la parata del venerdì e diverse altre iniziative che alla fin fine vanno a totale beneficio dell’economia del territorio.

L’incontro a Ruaudin si svolge in un giorno – il martedì – in cui il programma in circuito è ancora ridotto (non si gira), mentre altri eventi altrettanto interessanti nel corso della settimana, con quelli ad Arnage o a Téloché (sede storica del garage Porsche negli anni che furono) sono purtroppo molto più difficili da coprire, visto l’incalzare del programma sportivo in pista a partire da domani.

Quest’anno il tema principale del raduno di Ruaudin erano le auto americane (specialmente quelle di Le Mans) ma nessuno si è vergognato di arrivare in Simca Sport 1000 o in Renault 4CV. Questo è un altro mondo.

Alla mini-borsa di Ruaudin abbiamo rivisto con piacere Bruno Allinand, arrivato a Le Mans nei giorni scorsi, presente con le sue belle elaborazioni Solido e i suoi kit montati (DAM Team-T, GCAM, Provence Moulage, Starter, JPS, MA Models…). Qualcosa che qui “tira” sempre, tant’è vero che sono numerosi i clienti – locali ma anche da Parigi o da altre città non proprio vicine – a ritirargli ogni anno i modelli che pazientemente prepara nel corso della stagione invernale. Tanto lui lavora tranquillo, inutile telefonargli perché sa quello che deve fare. Al massimo gli mandi due righe una decina di giorni prima della gara. Impareggiabile.

Interessante rivedere dopo diversi anni alcune elaborazioni fatte da Michel Elkoubi che credevamo perdute. Se la collezione tematica di Le Mans è finita da anni al museo delle 24 Ore (e meno male…) altri modelli sono stati conservati e/o ceduti dalla figlia. Fra questi, delle elaborazioni di vetture “storiche” per la carriera di Michel, che saranno esposti a più riprese nel prossimo futuro, prima di raggiungere magari la collezione di qualche appassionato che li sappia apprezzare senza buttarli in discarica.

Lascia un commento