Arnoux in pista a Digione sulla Ferrari dell’amico Villeneuve

Testo e Immagini ©Massimo Campi

Era il 1° luglio 1979. Sull’asfalto infuocato di Digione-Prenois non andò in scena solamente il Gran Premio di Francia, ma fu il palcoscenico di un duello leggendario, un confronto all’ultima curva che trascendeva la semplice competizione sportiva. Fu uno scontro tra titani, tra il genio funambolico di Gilles Villeneuve su Ferrari e l’emergente aggressività di René Arnoux sulla Renault, e, soprattutto, una battaglia epocale tra due filosofie, due nazioni e due motori che definirono un’era.

La gara, dominata a lungo da Jean-Pierre Jabouille con l’altra Renault, vide il suo culmine negli ultimi giri, quando il francese fu costretto a rallentare a causa di problemi tecnici. A quel punto, Villeneuve e Arnoux si ritrovarono a lottare per la seconda posizione, trasformando la chiusura del Gran Premio in un teatro dell’assurdo di audacia e controllo.

Ciò che accadde negli ultimi tre giri è entrato di diritto nella storia della Formula 1. Il canadese Villeneuve, con la sua Ferrari agile e il motore aspirato più gestibile nelle curve lente, tentava di tenere a bada la potenza esplosiva di Arnoux, che con il suo turbo si lanciava come un missile sui brevi rettilinei di Digione.

La battaglia fu corpo a corpo, ruota contro ruota, un susseguirsi ininterrotto di sorpassi e controsorpassi ai limiti dell’impossibile. I due piloti non si risparmiarono, toccandosi più volte, scambiandosi le posizioni in maniera drammatica e sfidando ogni regola di sicurezza, ma sempre con un rispetto reciproco che rendeva il duello ancora più emozionante.

La vittoria di Jabouille fu la prima in assoluto per un motore turbocompresso e per la casa francese, un momento di orgoglio nazionale che tuttavia fu quasi oscurato dalla battaglia per il secondo posto.

Quella gara lasciò un’eredità indelebile: la consapevolezza che la Formula 1 stava cambiando, che il turbo era il futuro, e che l’epica del motorsport era ancora viva, incarnata da due piloti che, quel giorno a Digione, regalarono al mondo una delle battaglie più belle e intense della storia. Il duello tra Villeneuve e Arnoux rimane un manifesto di coraggio, abilità e dell’eterna, romantica sfida tra l’uomo e la macchina.

Arnoux è così ritornato a distanza di ben 46 anni su quel teatro, ma sulla monoposto dell’amico Gilles, proprio per ricordare quella persona che ha creato una delle più grandi leggende del motorsport e quell’epico duello rimasto la più grande icona di coraggio, stile e sfida sportiva a quattro ruote.  

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