testo e foto di Claudio Govoni
Nonostante il mondo dell’automodellismo veda oramai una prevalenza di nuove proposte che ruotano intorno alla scala 1/18 già montata (ma acquistare modelli montati è modellismo o collezionismo?), qualcuno ancora si affaccia alla scala più classica, proponendo coraggiosamente qualche kit.

Non intendo sostenere che i produttori siano totalmente scomparsi, ma negli ultimi anni le proposte sono venute solamente da quelli che già erano sul mercato da parecchio tempo – Tameo, Arena, Renaissance, Marsh e pochi altri – con pochissimi nuovi attori.
Ci aveva provato Model Factory Hiro, ma oramai pare aver abbandonato o quasi il filone per concentrarsi esclusivamente sulla 1/12.
E’ stato quindi con una certa sorpresa e contentezza che ho vissuto il lancio sul mercato dei primi due kit 1/43 di Alpha Model, produttore cinese già attivo da qualche anno nella scala 1/24.

Ad aggiungere sorpresa a sorpresa, i due kit rappresentano soggetti recenti: la Ferrari 12Cilindri e la 812S.
Il produttore ha mostrato un certo coraggio, rilasciando il secondo kit a brevissima distanza dal primo.
I due modelli sono confezionati in robuste scatole di cartone azzurre, con una fascia bianca trasversale con un tricolore, un’immagine al tratto della vettura contenuta e un “43” a indicare la scala del modello. I kit in quanto tali sono prodotti nella classica resina gialla e fotoincisioni metalliche.

La quantità di parti presenti è impressionante, facendo pensare che il produttore abbia semplicemente “scalato” le matematiche dei kit in scala maggiore.
Alcuni pezzi risultano, in effetti, davvero minuti. In entrambi i kit sono presenti anche cinque o sei parti in stampa 3d, per riprodurre particolari interni dell’abitacolo. Ottima la qualità dello stampaggio, che non presenta bolle o ritiri e anche le bave sono estremamente limitate.

Anche le fotoincisioni sono di qualità molto elevata. Alcuni dei particolari più minuti, come i loghi, sono raccolti in una lastrina stampata senza testimoni. Le lastre fotoincise sono inoltre protette da due pellicole adesive, per evitare eventuali danni fino all’assemblaggio e mantenerle lucide.
Presenti due set di decal, uno per i particolari “a colori” (cavallini, strumentazione del cruscotto, ecc…) e uno per la fibra di carbonio.



Alcuni particolari delle decal a colori sono stampate leggermente fuori registro o distorti, in particolare, la fascia tricolore che sormonta gli scudetti laterali.
Le decal carbonio presentano la trama più fine che abbia mai visto.


Da un lato apprezzo lo sforzo per riprodurre correttamente in scala questo particolare, dall’altro però la trama è apprezzabile quasi solo con una lente di ingrandimento e temo che l’effetto più che carbonio possa essere “nero metallizzato”. Rimando il giudizio sull’effetto definitivo a quando avrò assemblato almeno uno dei kit.

Capitolo parti trasparenti: i cristalli anteriori, laterali e posteriori sono riprodotti con acetato pretagliato e cornici “rubber print” in rilievo, come sulla produzione BBR post-2007, ma più fini.
Ho letto commenti su vari gruppi Facebook secondo cui, una volta staccati dal supporto, risulterebbero davvero molto sottili e quindi da maneggiare con una certa cautela.
I fari sono invece realizzati in resina trasparente. Incrociamo le dita e speriamo non ingialliscano nel tempo.

Menzione d’onore per gli pneumatici in gomma. E’ la prima volta che, in questa scala, vedo riprodotte in rilievo le scritte laterali.
Se non si fondono nel tempo, sono fantastici (che sia il caso di clonarli in resina?)
Le istruzioni sono tratte dai modelli cad usati per sviluppare i modelli.
In linea di massima appaiono abbastanza usabili, ma qualche passaggio, in particolare degli interni, non è di facilissima interpretazione. Una buona documentazione fotografica a supporto è auspicabile.
Concludendo, due ottimi kit, due vere boccate d’aria per chi modella la scala tradizionale. Mi sono giunte voci che, dopo due vetture italiane, la prossima potrebbe essere una tedesca. Non posso che sperare, quindi, che ci sia un certo impegno da parte di Alpha Model a portare avanti nuove proposte in questa scala, per tutti i modellisti lasciati un po’ orfani negli anni dai produttori classici.
