Ci sono scatole e scatole

Gli anni che passano impreziosiscono le cose, o almeno i ricordi. Se ancora nei primi anni ’80 le scatole dei modelli più vecchi erano spesso considerate alla stregua di inutili accessori, col tempo la considerazione nei confronti degli imballi originali si è fatta sempre maggiore. A ragione, direi, visto che anche le scatole raccontano molto sull’oggetto che dovevano custodire.

Oggi come oggi, un modello scatolato vale molto di più rispetto a un esemplare sfuso, e confezioni meno note oppure di transizione (pensate alle Dinky col doppio numero) o stampate per mercati specifici o, ancora, pubblicitarie e promozionali possono fare una bella differenza. Ma anche nel caso di scatole “banali” e molto conosciute, piccoli particolari occasionali meritano attenzione, perché tutto sommato sono parte della storia di un modello.

Il timbro del negozio La Provence di Marsiglia all’interno di una scatola Solido, seconda metà anni ’70

E’ attraverso timbri, etichette, bigliettini e adesivi che si può rievocare (e a volte ricostruire con buona precisione) l’attività di negozianti, dai più celebri ai più oscuri. Alcuni erano davvero poco discreti, apponendo delle vere e proprie “patacche” sui lati della confezione, altri si limitavano a timbrare discretamente la superficie interna.

La Provence nell’edizione 1987 dell’annuario pubblicato da Automobile Miniature, supplemento al numero 31 della rivista

Un lotto di normali Solido trovati di recente a Lione riportavano il timbro di un negozio che non esiste più, ma che nel passato fu un punto di riferimento per Marsiglia e dintorni, La Provence – La maison des collectionneurs, di Robert Patin. Già rivenditore Dinky, La Provence si trovava al numero 36 di rue Jean Roque appunto a Marsiglia, una strada fatta di edifici piuttosto antichi, costruiti nella seconda metà del XVII secolo in una città in piena espansione abitativa.

Negli ultimi decenni, la strada ha subito un progressivo degrado, fino a costituire un problema piuttosto serio per l’amministrazione cittadina, con molti dei palazzi ormai disabitati e pericolanti. Oggi si sta cercando di riqualificare la zona, superando non poche difficoltà di ordine tecnico ed economico. Resta nella memoria di qualcuno quel negozio, che in un periodo ormai lontano poteva essere meta di un viaggio modellistico insieme a XVM di rue Châteauredon o – perché no – a EPA in cours Lieutaud.

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