Ferrari 365 GT4/BB NART Road Atlanta 1975 X-AMR

Probabilmente un unicum nel quasi sconfinato mondo dei montati AMR

La Ferrari 365 GT4/BB NART (più o meno telaio 18139) è un modello fondamentale nella storia di AMR, perché rappresenta il primo kit completo della serie X, uscito nel 1977. E\’ un modello importante perché segna anche l\’apparizione, a produzione già avviata, delle decals Cartograf, ma i primi kit avevano decals ben più rozze e approssimative. La versione riprodotta col kit è quella della 12 Ore di Sebring 1975. Di questo modello dovrebbero esistere alcuni rarissimi factory built, così come dell\’altra versione che uscì quasi contemporaneamente, la #75 di Le Mans 1977. E\’ quindi da registrare con un certo interesse questo modello, che rappresenta probabilmente un caso abbastanza isolato: si tratta di un factory built dell\’epoca (fine anni settanta), del tutto originale, che sul fondino porta un graffito della classica firma AMR, la dedica a Paolo Tron e un terzo graffito, appena percettibile: \”Road Atlanta\”. Ultima particolarità, un\’impronta digitale ben evidente, lasciata sulla vernice ancora fresca, molto probabilmente di proposito, per \”firmare\” il modello.
Questa vettura corse, col numero 111, a Sebring, a Road Atlanta (dove non partì) e a Lime Rock. Il modello è stato modificato nella parte anteriore per riprodurre la variante specifica, diversa rispetto alla gara di Sebring (e ricordiamo che la vettura aveva esordito a Daytona col numero 1) e altre piccole modifiche. Insieme al modello vi è una plancia di decals pre-Cartograf, anch\’esse di per sé abbastanza rare.

La versione Road Atlanta non esiste nella produzione X-AMR

Ovviamente i dettagli sono quelli dell\’epoca, condizionati molto anche dalla mancanza di una documentazione completa (notare i due semplici scarichi posteriori al posto dei quattro).

Il frontale modificato.

Si possono notare evidenti le tracce della modifica del frontale e il graffito AMR.

Qui si scorge abbastanza bene… l\’impronta digitale. Sotto il \”BB\” si legge \”Per Paolo Tron\”, che qualcuno ha cercato di cancellare con l\’Humbrol #19. Il terzo graffito (purtroppo non visibile in foto) aggiunge le parole \”Road Atlanta\”.

Il modello con la plancia di decals di riserva, ancora non stampate da Cartograf.

33 pensieri riguardo “Ferrari 365 GT4/BB NART Road Atlanta 1975 X-AMR

  1. … a chi ha usato l'Humbrol #19 gli stavo sugli zebedei … di questo modello che mi è ovviamente passato fra le mani non ricordo un granchè … erano i momenti che dovevo fare come il Drake… vendere le auto che han corso nel 1977 per correre anche nel 1978… una cosa posso dirla di questa BB … furono i primi kits, con le Carrera RSR della BAM.X che ci fecero ululare alla luna…

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  2. Ma adesso David farà periziare il modello dai RIS per risalire all'autore dell'impronta?Scherzi a parte, la vettura in sè e il modello in particolare oggi non mi dicono granché, ma da un punto di vista storico e collezionistico è evidente che siamo davanti a qualcosa di davvero particolare, unico, importante. Ne è passata di acqua sotto i ponti, ma è bello ricordare che questo modello all'epoca ne scatenava, di passioni.

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  3. Ehehhehehe… Carlo, penso che l'impronta digitale sia proprio del povero André-Marie. E' messa a bella posta, non è un segno casuale. D'accordo con te che il modello riveste \”solo\” un interesse modellistico, perché il montaggio è quello di 35 anni fa e anche la versione non è certo delle più gloriose. Ma un modello come questo mi suscita alcune riflessioni che forse non tarderò a fare proprio su questo blog.

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  4. Io invece ho avuto un moto di invidia all'ultimo Novegro quando ho visto questo modello montato da Antelmi per cico.E anche se si tratta di una versione storicamente di poca importanza il modello mi è piaciuto molto.Ora parte la caccia al kit…

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  5. Il kit vale poco e si trova abbastanza bene. Non credo che mi farei montare un kit di 35 anni da un Alberca o da altri; anche il risultato del montaggio di Antelmi, per quanto animato dalla migliori intenzioni è alquanto interlocutorio. Colpa del kit. O lo stravolgi del tutto o ne nasce uno strano ibrido che non è né carne né pesce.

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  6. A mio avviso, Angelo ha ottenuto il massimo da questo kit e devo dire che è il miglior365gt4 BB Nart che io abbia mai visto. Prima di mettere mano al modello, come sua consuetudine, ha fatto una lunga e meticolosa ricerca storica che all'epoca era impensabile avere a disposizione e il risultato si vede.

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  7. Quello che voglio dire è che secondo me un'operazione così non ha senso. Le forme del modello, tutta la struttura non sono adatte a un dettaglio così elevato, né compatibili con alcune tecniche moderne. Modelli di questo genere montati con tali criteri sono modelli \”zoppi\”.

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  8. Quindi un kit di questo genere andrebbe montato secondo standard e con accessori eventuali anni Settanta/Ottanta, se applichiamo un criterio storico e filologico stretto…

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  9. A livello strutturalista, un kit così è \”immontabile\”, così come un testo antico è \”illeggibile\”. Ovviamente sono estremi. Non sono certo contrario all'aggiunta di accessori più moderni o a piccole modifiche, ma non capisco certi interventi più massicci. Personalmente non mi farei mai montare un kit di questo tipo; per montaggi dettagliati (l'ho detto anche altrove) cercherei dei kit in resina più moderni e più proporzionati, oppure dei kit moderni tipo Tameo. La Ferrari 250 GTO 64 di Alberca, quella della Maranello Concessionaires, alla fine mostrava delle incoerenze talmente evidenti da sfiorare il ridicolo. Così è accaduto con altri montaggi. Voglio dire che secondo me è molto facile prendere un kit e inzepparlo di roba moderna. Molto più difficile ottenere un equilibrio, e in questo mi pare che questo tipo di montatori sia abbastanza lontano da un risultato per me soddisfacente.

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  10. Io nel montaggio di Antelmi non vedo interventi massicci,ma solo una cura nei dettagliche non intacca minimamente gli \”anni\” del modello.Poi naturalmente ognuno vede e interpreta le cose a modo suo e fortunatamente per noipossiamo discuterne con serenità.PS: Povero Alberca, ultimamente lo stai demolendo.

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  11. Io la vedo in modo opposto, non riuscendo oltretutto più a digerire il trasparente su modelli di questo tipo, per cui già quella è una cosa non mi fa apprezzare un determinato genere di montaggio. A prescindere da questo, il blog è nato anche per confrontare le opinioni, anche se ovviamente c'è meno \”democraticità\” rispetto a un forum. Ma per fortuna ognuno può mettersi in collezione i modelli che meglio gli aggradano.

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  12. Sul trasparente mi trovi in sintonia, poi dato anche sulle decal..brrrrrrIl mio massimo per la verniciatura è una base di fondo, diverse leggere mani di vernice nitro una passatina di carta finissima e per concludere, olio di gomito e Polisch.PS: ho visto il GTO 64 di Alberca e le lucine sul tetto sono correttamente verde e rossa.

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  13. … premetto che non ho visto la BB di Angelo … premetto che ricordo molto bene QUESTO modello che qualitativamente era il top dell'epoca… fatte queste premesse, per non incorrere in equivoci, voglio aggiungere che le considerazioni sui kits di quegli anni montati oggi si stanno ingineprando mica male… è ovvio che ognuno ha il suo \”occhio\” e ognuno il suo \”gusto\” … tuttavia perchè \”immontabili così come illeggibili\” un testo antico è leggibile eccome … le scelte attualmente sono tre: a) montare da scatola senza aggiungere un banano ma con le tecniche attuali …b) montare da scatola ma aggiungere sia accessori ex-novo con le tecniche attuali (visto che è impensabile montare con le tecniche di 30 anni orsono) …c) dare a un giapponese, se ci sono i dindi …e tanta pazienza…La mia scelta? Nessuna a dire il vero, ma con una pistola alla tempia sceglierei l'opzione a)… senza farmi particolare mal di pancia… ps mi spiace doverlo dire ma l'impronta è la mia …

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  14. I RIS ringraziano!Concordo sia con Ago, per la verniciatura, che con Paolo per la scelta tecnica.Ma forse è una questione anagrafica, la nostra, o di abitudine per come siamo abituati.Se avessi i soldi per un giapponese, gli farei anche scegliere una base più acconcia e fedele alle linee, peraltro non entusiasmanti, di questa ferrari. E tutto questo non mi impedisce di amare comunque il lavoro di Alberca, o quello degli Antelmi, o dei Negri, perché sono tutti stili artigianali che danno bei risultati. Tot capita…

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  15. errata corrige \”abitudine per come siamo abituati\” : \”abitudine a lavorare in un certo modo\”. Mi sono persa la correzione facendo casino con il profilo di pubblicazione…

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  16. Il bello di questo hobby e' che ciascuno ha i proprio gusti, c'e' chi desidera che i modellini facciano \”brum brum\” sul tavolo e chi desidera che ci sia un certo rispetto storico ….che a me purtroppo non dice assolutamente nulla, anzi….

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  17. Conosco un storia, questi sono i protagonisti: Paolo, Enrica, Rinaldo, Marcello, Umberto, e David. Non riuscite a capire? Io si, scusate se è poco.madyero

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  18. Personalmente il montaggio di Antelmi a me è piaciuto.Io credo che in questo David metta anche il suo gusto personale.Mi spiego. Lui secondo me ha comunque un forte legame con i Ruf, in quanto tali.A me invece questo aspetto non interessa.E' chiaro che comunque un kit di trenta anni fa abbia un aspetto diverso rispetto ad uno odierno.io chiaramente potendo andrei per l'opzione c). Altrimenti per la b).Devo dire che il montaggio odierno con gli standard di trent'anni fa lo trovo un po' anacronistico.Anche perché solo a livello di vernice è difficile ridare l'aspetto che si otteneva trent'anni fa.Poi ognuno ha i suoi gusti e l'importante è che alla fine il possessore del modello sia soddisfatto.

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  19. … il montaggio odierno con gli standard di trent'anno orsono non è solo anacronistico ma pressochè impossibile… è una provocazione ma ti immagini qualcuno che vernicia a pennello (e ho visto risultati sorprendenti con questa tecnica) oppure con il flit come Michele Conti? … a parte questo quello che mi sfuggito è la disapprovazione per la Dino 246 di Boboqu … viste alcune pagine di uips non ho capito cosa non andava su quel modello e, vista l'amicizia con Roberto, non capisco perchè non se ne possa parlare liberamente … ma, anche, non vorrei aprire un vespaio…

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  20. Della Dino di Roberto Quaranta non parlo pubblicamente, non ce n'è bisogno. Per il resto, Paolo, lo so che un montaggio odierno con gli standard di 30 anni orsono è anacronistico, e infatti nella mia collezione, a rappresentare la 365 GT4/BB c'è un montaggio… di 30 anni fa! Ecco cosa intendevo per \”immontabili\”. Era una provocazione, ma mica poi tanto. Ognuno, poi, trova le proprie strade. Ha ragione Piero a dire che per me questi modelli sono prima di tutto degli AMR, poi ognuno trova la propria strada. Per il momento, per quanto riguarda gli AMR, gli unici montaggi \”moderni\” concepibili sono quelli di Magnette e Jean Liatti. Tutto il resto mi sa di compromesso e di vorrei ma non posso, lasciando perdere il trasparente sulle decal che non sopporto più. Ci sono i montati d'epoca, che soddisfano le mie esigenze storiche. Dovessi far fare un montaggio più complesso, sceglierei un kit moderno.

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  21. Pur comprendendo appieno le ragioni di David, devo dire che visto, anche se solo in foto, il modello montato da Antelmi ha il suo gran bel appeal!!Piuttosto se mi posso permettere un piccolo suggerimento agli amici David e Piero, invece di spelacchiarvi su ebay per questo kit, perchè non vi mettete d'accordo??????? Francesco

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  22. A scoppio ritardato ma visto che questa situazione è divenuta pubblica e visto che io non sono in grado di stare zitto, mi domando: perchè?Davvero, David… è una domanda a cui mi piacerebbe tu mi dessi una risposta.Non ho l'intenzione di fare il \”grillo parlante\”… perchè, in questo caso, non mi va di essere nè gentile, generoso, saggio, preoccupato, riluttante, severo ed intelligente… qualità ascritte alla creatura del Collodi.La mia intenzione, anzi, il mio desidero è di (tentare) di capire.Perchè mai, se avevi già due di questi kits hai voluto/dovuto alzare le offerte per far pagare di più Piero? Per far guadagnare 50 Euro in più al tuo amico francese? Che senso ha?Sono stupito, un po' allibito e parecchio deluso.

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  23. Penso si fosse capito che si trattava di una battuta. Il kit mi interessava e l'avrei sicuramente preso se avessi vinto l'asta, che comunque si è conclusa a un prezzo nettamente maggiore delle quotazioni correnti di quel modello.

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