Sono in molti – l\’ho già scritto – ad avermi chiesto di continuare la redazione degli articoli del blog. Accolgo volentieri le loro richieste, prima di tutto perché penso che la lettura di qualche testo su questo sito possa contribuire a regalare un minimo di distrazione a chi normalmente durante la giornata è assillato da ogni genere di preoccupazione; secondo, perché l\’attività della scrittura è utile anche al sottoscritto per \”staccare\” da una realtà quotidiana contraddittoria e alienante. Grazie a tutti, quindi, per l\’incoraggiamento. Quando tutto sarà passato, ammesso che passi nel modo in cui ci si augura, con un ritorno integrale ai diritti democratici, resteranno questi testi che potranno essere letti da un pubblico mi auguro meno angosciato.
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La Ferrari 512S coda lunga Le Mans 1970 di Marsh Models. E\’ possibile definire corretta la linea dei montanti del tetto e dei vetri laterali? |
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L\’annuncio ufficiale dell\’uscita del kit di Tameo, marchiato Montegrosso. |
D\’accordo che Marsh Models basa il proprio business soprattutto sui kit e non sui modelli montati, ma il Montegrosso sarà un kit apribile in metallo bianco, con dettagli della meccanica, che costerà di listino quasi 120 euro; il Marsh Models sarebbe stato in resina, senza parti apribili e sicuramente sarebbe costato al massimo una novantina di euro. Ma la cosa sorprendente è che Marsh Models sembra ignorare che il vero concorrente dei loro kit non è il Montegrosso-Tameo, ma il Madyero, di cui sono state vendute varie decine di esemplari nello spazio di poco più di un anno! E non a 90 euro, ma a 50 o poco più… E a mio avviso, ciò che ha messo automaticamente fuori gioco il Marsh Models è stata la scarsa fedeltà delle linee, difetto contro il quale c\’è davvero poco da fare. Qualche particolare puoi anche migliorarlo, ma se il modello è sbagliato, resta sbagliato.
La Ferrari 512S coupé di Madyero. Chi ha preso un granchio? |