Nell’editoria italiana le analisi tecniche delle vetture endurance sono rare se non inesistenti. I pur bravissimi disegnatori come Antonio Pannullo pubblicano spesso le loro tavole su riviste di lingua inglese quali Racecar Engineering Magazine o Race Engine Technology.
Stavolta è la Giorgio Nada Editrice ad aver creduto in un progetto portato avanti dallo stesso Pannullo con l’ingegner Riccardo Romanelli e Marco Zanello. Obiettivo, ripercorrere l’evoluzione tecnica delle vetture endurance dalle gruppo C di inizi anni ottanta fin quasi ai giorni nostri, con le LMP1 e le LMP2, attraverso una serie molto nutrita di esempi concreti.
Fase per fase, vengono analizzati i regolamenti e alcune delle vetture più rappresentative per ogni epoca. Un’impresa non da poco se si considera la complessità e anche la varietà della materia. Molto interessanti i testi dove si spiegano le ragioni, non solo tecniche ma anche politiche ed economiche, delle scelte regolamentari. Il punto forte del libro, però, è indubbiamente la documentazione iconografica, con le precise analisi e i confronti fra una versione e l’altra, fra una configurazione e l’altra.
Molto istruttivi i disegni che mostrano le differenze e i punti in comune fra vetture parenti, come ad esempio l’Aston Martin AMR-One e la Pescarolo-Judd 03. Il libro non è certo completo, ma sicuramente non voleva esserlo: ogni tanto il filo si perde, soprattutto verso la fine quando, a partire dal 2016, gli autori tendono a non procedere più modello per modello ma analizzano le evoluzioni delle LMP attraverso le novità viste in alcune gare specifiche. L’analisi delle singole vetture riprende brevemente con Rebellion R13 e BR1 del 2018. C’è da dire che gli ultimissimi anni prima dell’avvento delle Hypercar sono stati abbastanza difficoltosi per il WEC, che ha cercato anche di reggere con l’escamotage delle “super season” (le stagioni doppie) in attesa che entrassero in vigore i nuovi regolamenti proprio da quest’anno. Dal ritiro della Porsche a fine 2017 al 2020 compreso le novità tecniche nella classe maggiore dei prototipi sono state pochissime, con la sola Toyota a rappresentare i grandi costruttori. Al di là di questo, peccato ad esempio che il libro trascuri abbastanza una classe che ha dato tanto come la LMP2.
Purtroppo molto piccole e poco valorizzate le immagini delle vetture reali, moltissime scattate dal fotografo milanese Massimo Campi. Questo non si proponeva certo di essere un volume fotografico ma forse per queste immagini si sarebbe potuto fare qualcosa di più.
In sintesi, Endurance WEC un’opera che tornerà utilissima a giornalisti, studiosi della storia dell’auto e anche ai modellisti, con centinaia di disegni e spiegazioni tecniche sempre molto chiare e ben redatte (i testi sono bilingui, in italiano e inglese). C’è da pensare che questo titolo, appartenente alla collana Analisi tecnica, verrà via via aggiornato negli anni ma per ora accogliamo con favore la prima edizione, che l’editore Nada ha pubblicato lo scorso mese di settembre.
Riccardo Romanelli, Antonio Pannullo, Marco Zanello, Endurance WEC, Dalle Gruppo C ai prototipi ibridi / From Group C to hybrid prototypes, Giorgio Nada editore, Vimodrone MI 2021, ISBN 978-88-7911-812-5, pagg.192 con centinaia di disegni e foto, in brossura, € 44,00
Grazie mille per il supporto
"Mi piace""Mi piace"
Grazie per la recensione. Avendo uno spazio definito abbiamo dovuto fare delle scelte e per questo abbiamo potuto solo accennare le LMP2. Avremmo potuto fare 2 volumi, uno per il periodo 1980-2000 ed uno solo per il WEC…. Grazie ancora
"Mi piace""Mi piace"
Sicuramente l’argomento è molto vasto e intricato, i regolamenti cambiano in continuazione e gli sviluppi tecnici sono incessanti. E’ già positivo che sia uscito un libro di questo genere, penso che avrete occasione in futuro di approfondire determinati temi. Forse l’idea di due volumi sarebbe stata preferibile.
"Mi piace""Mi piace"