Porsche 911 “Art Car” JFD Collection: un dipinto alla 2.0 L Cup

Testo di Nicola Lettieri, foto copyright Nicola Lettieri (modelli) e Wouter Melissen / Johan-Frank Dirickx (auto)

Qualche mese fa il sito ha ospitato un mio intervento sulle “Art Car” in cui mi sono soffermato principalmente sulla Porsche 911 T del 1973 (telaio #911 310 0643) di proprietà del collezionista belga Johan-Frank Dirickx.

Questa vettura, in occasione della mostra per i 70 anni della Porsche al Museo Autoworld di Bruxelles il 13 dicembre del 2018, fu ricoperta da una pellicola di vinile bianca a cura del graphic designer Damien van Lierde ed affidata a due “street artists” del Louves, Cathy Gagalis Vega e Clarisse Jeghers che, utilizzando stencils, pennarelli e matite, tirarono fuori un modello unico e molto particolare, completandone la decorazione dal vivo in occasione della mostra all’Autoworld di Bruxelles.

La 911 Live Art Brussels, oggetto di un altro articolo di Nicola Lettieri, pubblicato tempo fa su questo sito

Johan-Frank Dirickx, dopo la mostra, fece fotografare la vettura ad Alan Vertommen e Ludo Lagrilliere, affidò la vettorializzazione della decorazione alla Dam’s Grafix (una società che si occupa della ricostruzione grafica di livree storiche, car wrapping, serigrafie ed architettura d’interni che fa capo a Damien van Lierde) e girò i risultati alla Spark cui commissionò per la sua JFD Collection, la realizzazione in soli 100 pezzi di uno splendido modello in scala 1/43 della sua 911 T del 1973 denominata “Live Art Brussels 2018”.

Dopo aver commissionato e fatto realizzare la 911T “Live Art Brussels 2018” alla Spark, Johan-Frank Dirickx più di un anno fa, riprese a stuzzicare l’appetito dei collezionisti di automodelli, preannunciando la realizzazione di una nuova “Art Car”, sempre ispirata ad una delle vetture della sua vastissima e preziosa collezione: la Porsche 911 2.0 del 1966, con numero di telaio #304678.

Il modello di Spark che riproduce la vettura protagonista della 2.0 L Cup

La vettura, che con ogni probabilità lasciò le linee di produzione tra giugno e luglio del 1966, fu, di poi, allestita secondo le specifiche del regolamento FIA del 1965, appendice “K” (classe GTS 11, periodo F: 1962-1965), in modo da risultare idonea a prendere parte a tutte le gare riservate alle vetture di quel periodo. Nel corso degli anni la 911 venne affidata dal suo precedente proprietario alle cure del noto specialista olandese Duel Motorsport e prese parte ad alcune competizioni.

Successivamente, accompagnata da un passaporto tecnico storico FIA (NL5165), fu venduta a Johan-Frank Dirick che quasi subito decise di cambiarne l’aspetto originario e farne una “Art Car”.

Ispirato dalle famose “Art Car” del passato, in particolar modo dalla Porsche 911 GT2 Evo di Hervé Poulain decorata da George Wolinski e dalle BMW realizzate da artisti come Calder, Lichtenstein e Warhol, Johan-Frank Dirickx si rivolse ad un pittore e artista di Anversa, Bart Verheyen, cui chiese di realizzare la decorazione per la sua Porsche 911. Verheyen è particolarmente abile a realizzare dipinti di uomini e donne ispirati alla pop art ed ai fumetti, con uno stile particolarmente accattivante e colorato. La scelta ricadde sul dipinto di una affascinante donna in bikini dai capelli biondi, occhi azzurri, labbra rosse e sguardo intenso ed ammiccante che sarebbe stato utilizzato come base per la decorazione della 911.

La 911 Art Car impegnata al Paul Ricard nel 2018

Ottenuta la tela con il dipinto di Verheyen, Dirickx si rivolse alla ditta specializzata Dam’s Grafix cui chiese di “wrappare” interamente l’auto, verniciata di blu intenso, con il dipinto della donna.

Il tetto dell’auto fu decorato con alcune frasi celebri pronunciate da piloti e personaggi del mondo delle corse, come ad esempio, “Racing is life. Everything else is just waiting” (S. Mc Queen), “I’m an artist. The track is my canvas and the car is my brush” (G. Hill), “Simplify, then add lightness” (C. Chapman) ed altre ancora.

Dirickx al volante della sua 911 nella stessa configurazione del modello Spark

La targa, invece, fu una combinazione di quella del bicentenario del Michigan e di una frase di Malcom Forbes che recita “He who dies with the most toys… wins.”.

Approntata così la “veste” della vettura, Johan-Frank Dirickx si pose come obiettivo per il 2017 la partecipazione alla 6h di Spa. Purtroppo, però, in qualifica esplose il motore e la vettura non poté prendere parte alla gara.

Spa-Francorchamps 2019, seconda stagione della Cup 2.0L

Durante l’inverno 2017 vennero smontati motore e cambio, revisionati e rimessi a punto e la vettura fu pronta per la stagione 2018.

Nel 2018 Patrick Peter (Peter Auto), che, ricordiamolo, è il creatore e “deus ex machina” di molti eventi per auto moderne e storiche in Francia e all’estero, tra cui il Tour Auto, Le Mans Classic e Le Mans Series (diventati poi il Campionato del Mondo Endurance), creò la Cup 2.0 L Series in associazione con James Turner e Lee Maxted Page.

Digione 2018, con Dirickx al volante

La 2.0L Cup è una serie monomarca riservata alle prime Porsche 911 da 2 litri a passo corto preparate secondo il regolamento FIA pre-66.  Le gare sono della durata di 90 minuti, per uno o due piloti, con pit stop obbligatorio tra i 35 e i 55 minuti e con l’introduzione di una categorizzazione dei piloti in “Elite” e “Gentleman”.

Piccolo inciso: le prime Porsche 911, prima delle modifiche del 1968 che ne allungarono il passo da 221 a 227 cm, avevano un comportamento molto nervoso ed un’elevata instabilità direzionale oltre i 130 km/h con un notevole effetto sottosterzante. Tutto questo rendeva la guida di queste vetture molto impegnativa a tutto vantaggio dello spettacolo, con intraversamenti e derapate, specialmente in pista.

Digione 2019 con la dedica a Niki Lauda nel balloon

Dirickx non perse tempo ad iscrivere la sua Porsche 911 alla 2.0 L Cup e, in coppia con Quinten Devreker, si buttò nella mischia. La prima gara del 2018 si svolse dal 18 al 20 maggio sul circuito di SPA Francorchamps durante la Spa Classics, seguita l’8 – 10 giugno dal Grand Prix de l’Age d’or a Digione. In quell’occasione Quinten Devreker riuscì a qualificare la macchina al 5° posto.

Paul Ricard 2019

Purtroppo, però, a causa di una “presunta” infrazione al regolamento Dirickx e Devreker dovettero  partire dall’ultima fila. Dopo una gara avvincente, l’auto finì al 12° posto su un totale di 27 vetture. L’ultima gara del 2018 si corse al Paul Ricard durante i “Dix Mille tours” dove la Porsche 911 di Dirickx e Devreker si qualificò al 12° posto concludendo la gara al 10° posto.

Paul Ricard 2020 con la… mascherina protettiva

Nella stagione 2019 della Cup 2.0 L la vettura con lo stesso team (J.F. Dirickx e Q. Devreker) disputò 3 delle 5 gare organizzate da Peter Auto: la Spa Classic, i 10.000 giri a Le Castellet e la gara a Dijon Prenois.

Nel 2020, a causa della pandemia da Covid-19, si svolse una sola gara, al Paul Ricard. In quell’occasione, la decorazione della vettura subì una modifica al volto della donna bionda, con l’aggiunta di una mascherina protettiva.

Nel 2021 la Porsche 911 del duo Dirickx – Devreker non ha partecipato a nessuna gara della 2.0L Cup ma è stata accuratamente testata e preparata per partecipare alla stagione 2022.

Anche questa volta, per realizzare il modello in scala 1/43 di questa Porsche 911 “Art Car”, Johan-Frank Dirickx ha fatto fotografare la vettura in ogni particolare da Alan Vertommen e Ludo Lagrilliere, ha affidato la vettorializzazione della decorazione alla Dam’s Grafix ed ha commissionato anche questa volta alla Spark la realizzazione in 100 pezzi numerati singolarmente di questo terzo modello della sua serie JFD Collection.

Il modello riproduce fedelmente la splendida decorazione dell’auto vera con un livello di assemblaggio davvero ottimo. La posa delle decals è assolutamente impeccabile e tutti i particolari sono correttamente riprodotti.

Anche la coloratissima scatola esterna è un piccolo capolavoro e riproduce i colori ed i temi del dipinto di Bart Verheyen. Insomma, anche questa volta ci troviamo di fronte ad un modello di indubbio fascino che rappresenta quanto di meglio la Spark sia in grado di realizzare. Purtroppo il modello è andato esaurito nel giro di pochissimi giorni ma, nel caso doveste avere la fortuna di trovarlo, non esitate e… ”accattàtavìll”!

2 pensieri riguardo “Porsche 911 “Art Car” JFD Collection: un dipinto alla 2.0 L Cup

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