Un intrigo internazionale. Si potrebbe definire così, forse esagerando un po’, la vicenda del mancato ritorno della Tecno di Bologna in Formula 1 prevista per la seconda metà degli anni 70 dopo la breve esperienza del 1972 e del 1973 con la PA123 e la E731. A guidare la vettura nei Gran Premi in quel biennio furono Nanni Galli, Derek Bell e Chris Amon. Una scuderia gloriosa, la Tecno, che aveva trovato nella competenza e nella passione dei fratelli Pederzani la propria linfa vitale fino a quando la politica dello sport e il disimpegno dello sponsor Martini Racing non li convinse ad abbandonare il sogno iridato. Dal karting alla Formula 1 e tanti saluti a un mondo che non era più il loro.

È il 1977 quando Mario Zodiaco, già costruttore di dune buggies tramite la sua Autozodiaco e patron del leggendario Motor Show di Bologna, concepisce l’idea: riportare la Tecno in Formula 1 visto che i Pederzani dispongono di un propulsore dodici cilindri praticamente pronto per la massima serie automobilistica. Nell’operazione vengono coinvolti nientemeno che Giacomo Agostini, 15 titoli mondiali nel motociclismo e una gran voglia di iniziare una nuova carriera da pilota con le quattro ruote, e la compagnia aerea Alitalia.

Purtroppo l’ardito ma affascinante progetto non andrà in porto per le ragioni che Motorphone TV, il canale YouTube di Ermanno Frassoni, ha esaminato con Zodiaco, dal 1976 al 1980 vulcanico deus ex machina del Motor Show da tempo residente in Centro America, più precisamente a Panama, nella quiete della campagna tropicale.