In questi giorni escono nella gamma tedesca di Spark due versioni molto attese della Porsche 917/30 Interserie, Jägermeister 1973 e Martini 1974, che seguono a poche settimane di distanza la Weisberg 1973. Tutti questi modelli erano già usciti nel 2016 nella gamma Minichamps 1:43, in una serie in resina che a suo tempo era prodotta da Spark. Per essere precisi, la Martini appare in una versione leggermente diversa, mentre la Jägermeister e la Weisberg sono nella configurazione Interserie Hockenheim 1973, già riprodotta da Minichamps. A suo tempo i Minichamps, prodotti in serie molto limitata – 380 esemplari – andarono esauriti in un amen e l’arrivo dei “veri” Spark è l’occasione per i collezionisti di recuperare qualora se li fossero fatti sfuggire sei anni fa. Ma cos’è successo nel frattempo? Gli Spark sono la semplice riedizione dei Minichamps oppure qualcosa è cambiato.







Qualcosa è cambiato. Anzi, molto è cambiato. Il Minichamps era viziato da un problema alla carrozzeria, che aveva fatto giustamente storcere il naso ai più precisi: nel riprodurre la 917/30 Interserie, l’azienda di Aachen aveva semplicemente conservato il cofano posteriore della 917/10 Turbo, che aveva due piccole prese d’aria NACA ai lati della cupole coprimotore, cosa che la “30” non aveva. Il Minichamps aveva altre incoerenze: il supporto dell’alettone posteriore era stato riprodotto in color alluminio, mentre sulla vettura era arancione.







Potete vedere alcune foto del Minichamps nel nostro articolo, apparso il 5 aprile 2016, cui vi rimandiamo anche per le note storiche:
http://grandiepiccoleauto.blogspot.com/2016/04/focus-su-porsche-91720-jagermeister.html
L’assenza delle NACA venne correttamente interpretata sul kit 1:43 di MFH, mentre il modello Minichamps in 1:18, che era un diecast, continuava a presentare le prese d’aria.
Spark è stata quindi attenta a non ripetere gli stessi errori di Minichamps. Lo stampo si direbbe molto simile a quello del Minichamps, ma il modello è stato profondamente riveduto. Se confrontate le immagini del nostro articolo del 2016 con quelle del modello attuale, vi renderete conto di quante siano le modifiche apportate a diversi dettagli della carrozzeria, ma anche all’abitacolo e alla parte posteriore, dove ora spicca una fotoincisione a simulare la struttura posteriore del telaio, mentre il Minichamps presentava un telaietto in plastica. Sullo Spark è stata anche corretta l’altezza del parabrezza in plexiglass, eccessiva sul Minichamps. Sparite le due scritte Jägermeister sulla parte posteriore dell’alettone.
Dicevamo dell’abitacolo: oltre a un diverso stampo della vasca, notiamo la presenza del doppio estintore a sinistra, nonché un diverso colore del fondo: lo Spark è grigio opaco, mentre il Minichamps era di quel caratteristico giallino che ci pareva più realistico.
Lo Spark ha dalla sua il trattamento della presa d’aria anteriore: i due spicchi laterali sono stati correttamente simulati completamente chiusi, mentre sul Minichamps presentavano un fondo nero a riprodurre delle aperture passanti. E’ stata poi aggiunta la rete supplementare al centro. Quanto al nome del pilota, il Minichamps aveva la scritta “Vic Elford” in bianco più un adesivo rettangolare su entrambi i lati del cockpit mentre lo Spark ne è sprovvisto. Parrebbe più corretta una soluzione intermedia, con il nome e l’adesivo presenti sul solo lato destro. Spark ha poi riprodotto anche il nastro di scotch beige che fissava la porta sinistra.




Riassumendo, pensiamo che Spark abbia svolto un lavoro complessivamente migliore rispetto al Minichamps: anche le ruote sono più raffinate, con un dado centrale più piccolo e più realistico, e le razze dei cerchi meno piatte. La lamella anteriore sotto il muso, sullo Spark è riprodotta in fotoincisione, mentre sul Minichamps faceva corpo unico con lo stampo.



Questa serie di Spark, made in China, è limitata a 750 esemplari numerati. Non sono molti ma non sono neanche pochi. Spark, per questa specifica referenza, non ha potuto fornire la quantità di esemplari richiesti dai rivenditori, che all’annuncio della produzione, nel dicembre del 2021, ne avevano preordinate parecchie, considerata anche la livrea. Invece le Porsche 917/30 Jägermeister faticano a terminare sui siti: forse chi aveva acquistato a suo tempo il Minichamps avrà deciso di tenerselo, in barba alle NACA e alle altre inesattezze. Certo è che l’uscita delle tre 917/30 Interserie avrà intrigato quei collezionisti che si ricorderanno del vecchio Minichamps in metallo bianco, praticamente introvabile, uscito negli anni settanta. E se considerate che contemporaneamente a queste 917 sono uscite anche alcune 908/3 inedite o quasi come le due Joest della 1000km di Monza e della 9 Ore di Kyalami, capirete quanto Spark conservi attualmente ben saldo il pallino del gioco, nonostante le bucce di banana sulle quali inevitabilmente scivola.
