Fra gli anni sessanta e gli anni settanta, Quattroruotine era la rivista di riferimento nell’ambito dell’automodellismo. Ma altre pubblicazioni avevano fatto la loro apparizione, magari meno specializzate ma più vivaci e dinamiche, come Modelli in Europa, nata nel 1966 su iniziativa di Giorgio Malocchi, che lavorava in una tipografia milanese. Con la collaborazione di Aldo Zana, Malocchi realizzò un numero-pilota alla fine del 1966. Nel gennaio del 1967 la rivista iniziò ad apparire nel circuito della distribuzione col nome Automodelli in Europa. La cadenza era mensile e fu immediatamente apprezzata per i contenuti innovativi, che comprendevano anche l’automodellismo dinamico (RC, Slot). Gli argomenti trattati erano inerenti anche a navi, treni e aerei, con articoli alquanto dettagliati e dalla notevole valenza tecnica. La rivista si sviluppò via via negli anni anche graficamente, adottando nel 1969 la copertina a colori. Il direttore responsabile Melocchi iniziò a stampare il periodico per conto proprio. Nel 1972, Automodelli in Europa divenne Modelli in Europa, continuando a dedicare molto spazio al settore dinamico. A metà anni settanta, però, i costi sempre maggiori iniziarono a incidere sulla pubblicazione della testata, tanto che l’editore fu costretto a uscire di tanto in tanto con numeri doppi, che alteravano la cadenza mensile. Nel 1977 la testata cambiò di nuovo nome, diventando Modelli & Collezioni, a testimonianza di un avvicinamento verso il collezionismo di miniature già pronte, accanto ai tradizionali argomenti tecnici. La rivista arrestò il proprio cammino col numero 112 di maggio-giugno 1977, proprio mentre il settore dell’1:43 speciale stava esplodendo e avrebbe permesso – chissà – un nuovo rilancio della rivista negli imminenti anni ottanta. A metà anni settanta la redazione di Modelli in Europa (che era tra l’altro l’organo ufficiale dell’Auto Model Sport Club Italiano di cui Melocchi era membro) vedeva in redazione, oltre al direttore Melocchi, Aldo Zana, Paolo Capelli e Furio Lorenzetti. Tra i collaboratori vi erano nomi conosciuti nel settore modellistico, fra cui Vittorio Fano e Mario Barteletti, futuro fondatore, nel 1982, della rivista AutoModelli. Il settore automodellistico era ben rappresentato, con eccellenti articoli sull’autocostruzione, interviste con artigiani, consigli per elaborazioni e recensioni delle novità. Curioso rilevare che, intorno al 1976, il direttore Melocchi era il venditore esclusiva in Italia dei modelli John Day.





