Dopo un periodo di silenzio abbastanza lungo, il fondatore del marchio Label43 è tornato in attività con una nuova gamma, denominata Autorama. E’ abbastanza noto che Label43 era una serie di modelli in resina, riproducenti vetture francesi, che si collocava in un filone iniziato negli anni novanta con marchi come Paradcar, Ministyle, Duvi, Prestige, GTS, Elysée e via di seguiro. Questo tipo di modelli speciali montati in Europa sembrava praticamente condannato a morire con l’avvento prima dei diecast cinesi, poi dei resincast. E invece, a parte le chiusure, alcuni modellisti (si trattava in molti casi di realtà piccole o piccolissime, facenti capo ad un unico artigiano) si sono saputi reinventare, ritagliandosi spazi vitali nelle pieghe di un mercato che non finisce mai di cogliere in contropiede i facili profeti. Autorama, dicevamo: sfruttando alcuni stampi Label43 e creandone di nuovi, questo artigiano ha ripreso la produzione, puntando tutto sulla fedeltà storica.
Alla stregua di Milézim, Autorama propone vetture francesi in 1:43, riprodotte con le esatte combinazioni di un singolo anno; colore esatto della carrozzeria, quindi, ma anche interni, cerchi, fregi e decorazioni compatibili con il periodo di produzione prescelto. Gli Autorama sono venduti in semplici scatole di cartone, montati con due viti su una basetta di legno piuttosto sobria. La gamma è distribuita in esclusiva dal negozio Miniatures Lyon. Il prezzo è di € 39,90. Fra i soggetti scelti da Autorama vi sono la Simca 1100, le Peugeot 104, 204 e le break 403 e 404, e la Renault 5 cinque porte. Proprio la Renault 5 cinque porte è stata già declinata in diverse varianti, TL e GTL. Stavolta vi presentiamo una TL del millesimo 1983, in colore bianco 359 con interni rossi.
La R5 TL insieme a un’altra recente realizzazione di Autorama, la Simca 1100 LX I modelli Autorama sono in resina e vengono venduti solo montati La peculiarità della gamma Autorama è quella di rispettare la coerenza storica dei vari elementi di una vettura I modelli sono piuttosto semplici e la finitura è “artigianale” Il paraurti di colore basalto, dalla forma “aerodinamica”, introdotto nella gamma R5 dal millesimo 1983 Gli interni rossi accompagnavano il colore bianco della carrozzeria Le targhe sono francesi. Alcuni dettagli come griglie e fari posteriori sono in decal L’assetto è corretto e dà al modello un buon realismo Diversi dettagli sono realizzati a pennello con sufficiente precisione La verniciatura è accettabile. Praticamente su tutti gli esemplari si riscontano qua e là dei difetti, tollerabili per neanche 40 euro L’aspetto generale del modello è convincente Un dettaglio della base, con le due viti di fissaggio al fondino La R5 cinque porte è già stata riprodotta da Autorama in diverse versioni
Bei modelli, in realtà gran bei modelli, fatti a casa nostra (Europa) da gente di casa nostra, col fascino del prodotto artigianale, e soprattutto ad un prezzo corretto ed alla portata di “molti”, un prezzo che ormai rischia di essere anche più basso dei Millezim fatti in Madagascar con la colla stick dei bambini delle elementari.
Come vado ripetendo a mo’ di mantra da un po’, il concetto di “specialino a basso costo montato in serie in Cina/Madagascar/Stato Libero del Bananas”, se i veri speciali iniziano a costare meno di lui, comincia ad entrare in sofferenza.
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