Borsa di Scambio a Novegro, 26 febbraio 2023

Testo e foto di Riccardo Fontana

Domenica 26 febbraio è andata in scena la prima edizione targata 2023 della mostra scambio di Novegro, ed essendo questo uno degli avvenimenti “dell’anno” in tema di automodellismo farci un salto è stato pressoché irrinunciabile, complice anche la giornata particolarmente fredda, piovosa, ed a tratti tempestosa che questa cosa di febbraio ci ha regalato.

Che dire di questa edizione? In primis che il livello dell’offerta è stato altissimo, per quanto forse non al livello – in verità stratosferico – di quella dello scorso dicembre, che è stata davvero qualcosa di alieno.

Detto ciò, per quanto su livelli leggermente più “umani”, anche in questo caso c’era da non sapere più dove girare la testa: modelli di pregio estremo, teglie intere di Mebetoys in scatola bianca assolutamente intonsi (ennesima collezione di qualche sfortunato “collega” passato a miglior vita come molte ne stanno uscendo?), Solido a profusione (anche Dalia), in condizioni talmente eccezionali da poterli scambiare per repliche, e poi ICIS (ben due differenti Appia Zagato presenti, e poi le si vuol vendere come rare…), Edil e via via a scendere di livello, per quanto l’espressione sia temeraria dato il contesto.

Salendo di scala, vi erano moltissimi Togi, più che altro “d’epoca”, e ancora più Pocher e Rivarossi in scala grande: modelli che, in ogni caso, rappresentano una pura gioia per gli occhi.

Tra i pezzi forti della fiera si sono segnalati una meravigliosa Citroën B2 Jouet Citroën con motore ad orologeria, proposta a 1200€ e, soprattutto, una monumentale Alfa Romeo P2 Grand Prix della C.I.J. praticamente immacolata nel suo rosso Alfa, in vendita presso un banco di un simpatico e competente signore francese a… 7500€.

Tanto? Poco? Giusto? Non entro nel merito, ma una nota a latere per i classici “arraffa arraffa” affaristi, forse, merita di essere scritta: a questi livelli di collezionismo, quello cioè di chi dà la caccia a cose come la P2 (e ce ne sono tanti, perché è un modello che era già un “mito” oltre cinquant’anni fa) non ragiona con la stessa mentalità di chi gira per mercatini domenicali, ma con un’idea assai più simile a quella di un collezionista d’auto reali.

Tradotto: è assai poco verosimile pensare di trovare un modello del genere, di quasi cento anni, a 50-100€, e chi è avvezzo al genere lo sa perfettamente.

Molta e varia l’offerta di kit, sia montati che non, e ancora una volta ci sentiamo di rimarcare come ultimamente stia uscendo moltissima “roba bella”, dopo anni di relativa oscurità: in modo analogo a quanto detto per gli obsoleti poco più sopra, gioia da un lato, e papabilissima tristezza dall’altro.

Non sapere, a volte, è molto meglio.

È probabilissimo comunque che, in futuro, appuntamenti di questo genere ci riserveranno ancora più sorprese di quanto già non facciano da qualche tempo a questa parte.

Nota della redazione: ulteriore gallery fotografica di Bruno Boracco al seguente link: https://pitlaneitalia.com/2023/02/27/borsa-di-scambio-a-novegro-26-febbraio-2023-2/

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