Piccoli (camion) italiani crescono

di Claudio Govoni

ll settore automotive italiano è nell’immaginario collettivo legato ai grandi marchi produttori di autovetture.

Non andrebbe tuttavia trascurata la produzione dei veicoli industriali, che ha dato la luce, nei decenni, a mezzi assolutamente iconici.

Non andrebbe, appunto.

E’ tuttavia un dato di fatto che la produzione modellistica ha spesso un po’ negletto questo filone.

Non che manchino le riproduzioni di camion e veicoli pesanti, sono gli “italiani storici” a latitare un po’.

Qualche proposta in scala grande viene da Italeri, ad esempio il turbostar “quarantotto”, presentato peraltro quando il veicolo reale era una novità e poi rimasto in catalogo così a lungo da diventare storico.

In 1/43 si trova già di più, ma, dopo la scomparsa del compianto Gilardoni, le proposte si riducono a qualche modello ixo e agli edicolosi.

In 1/87 dominano incontrastati i camion tedeschi, a cui si affiancano, in misura minore, gli americani.

Gli italiani sono stati trattati in modo marginale e l’unica azienda a proporne riproduzioni su scala industriale è per ora Brekina, limitandosi peraltro a tre o quattro modelli: fiat 690 millepiedi, 690T e 691 millepiedi.

E’ quindi benvenuta ogni realtà che aiuti a colmare un gap storico modellistico importante, riproducendo i bisonti che hanno calcato le strade non solo italiane fino all’inizio degli anni ’90, e che spesso continuano ad operare fuori dall’Europa.

Mi sono imbattuto quasi per caso in Tommasoner art models (Tamodels.it) e sono rimasto sorpreso dalle sue proposte, sia perchè coprivano soggetti interessanti, sia per il fatto che li propone anche in kit, soluzione che trovo molto gradevole e per il piacere del montaggio e per le possibilità di personalizzazione che offre.

Tommaso Venturato, fondatore dell’azienda, è un giovane imprenditore trentatreenne (e già questa è una bella notizia in un settore come il modellismo dove l’età media è andata alzandosi), appassionato fin da ragazzino al mondo delle ferrovie e ai mezzi pesanti su ruote.

Ha cominciato dai plastici ferroviari e dall’invecchiamento dei modelli, fondando la Tamodels nel 2015 e ampliando man mano la gamma delle proposte.

Per quel che riguarda i camion, è partito dai mezzi militari – il primo riprodotto è stato lo ACL 75 – e successivamente ha esteso la gamma ai civili, includendo anche una corposa scelta di mezzi di soccorso, i più notevoli dei quali sono sicuramente quelli relativi ai vigili del fuoco.

In catalogo, attualmente, fanno bella mostra diverse decine di modelli, tra qui spiccano una serie di trattori Fiat 691/697/684, i ducato, le Campagnola in versione sia militari che Vigili del fuoco, APS 160, ACM 80 e la spettacolare autogru fiat 300.

Ho acquisito quattro modelli in kit per poter valutare personalmente la qualità del prodotto e devo dire che sono rimasto più che favorevolmente impressionato.

La AR76 Campagnola, in versione kit e montata


Il kit dell’APS 160 dei Vigili del fuoco

Fiat 697 trattore a tre assi, kit e montato

Fiat autogru 300 (vedi anche foto di apertura)

I modelli sono stampati in 3D in resina UV con un’ottima definizione.

I supporti di stampa non risultano invadenti e la loro collocazione è ben studiata.

Ogni modello è composto da un numero limitato di pezzi, con un livello di dettaglio comunque elevato -talvolta molto elevato – in relazione alla scala

A corredo sono presenti i trasparenti in termoformato, una lastra di fotoincisioni e un foglietto di decal.

Il montaggio si presenta lineare e relativamente semplice per chiunque abbia un minimo di esperienza.

Per ogni modello è presente un foglietto di istruzioni ben schematizzate.

L’unico appunto che mi sento di muovere è che forse avrei preferito fanali realizzati come elementi da riportare, anziché, come sono ora, solidali alla scocca e quindi da verniciare in color argento post colorazione generale.

Non sono invece presenti suggerimenti di colorazione o posa decal, per i quali è comunque molto facile reperire fonti sul web.

La produzione è tutta a cura di Tommaso, che parte dallo studio delle fonti, ricerca i disegni quotati e disegna personalmente le matematiche 3d che poi stampa, le fotoincisioni e le decal.

A proposito dei kit: da quanto mi ha detto, mentre il mercato italiano assorbe molti più modelli montati, all’estero le versioni da montare sono il 75% di quanto vende.

Venturato ha anche in programma di realizzare una serie di tutorial Youtube proprio per aiutare chi vuole montare e personalizzare il proprio modello.

Prevede di espandere nei prossimi anni la linea di proposte – aggiungendo anche mezzi ferroviari come lo spartineve VNX  e, probabilmente, movimento terra.

Personalmente avrei sperato anche di vedere, magari in versione da assemblare, qualche Fiat 682 e 693, veicoli attualmente offerti esclusivamente già assemblati dalla sola Nonomologati, ma al momento non sono in programma.

Scelta prudente e comprensibile data l’inflazione di 690 di Brekina, anche se per questi due incredibilmente iconici modelli sembra che per il momento la casa tedesca non abbia piani specifici.


Immagini dei modelli montati di proprietà di Tommaso Venturato.
Utilizzate con permesso dell’autore.

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