Nel linguaggio Alfa Romeo la sigla 6C è stata sempre sinonimo di produzione di motori di alto livello. Questo concetto di motore vide la luce nel 1925 e venne gradualmente portato a una cilindrata totale di 2,3 litri entro la metà del decennio successivo.
Tra le novità Autocult di agosto si segnala un’Alfa Romeo 6C 2300 Pescara Berlinetta Speciale con carrozzeria Pinin Farina (modello resincast 1:43, catalogo 04039). I telai della 6C 2300 vennero assegnati a numerosi carrozzieri, che ne ricavarono interpretazioni piuttosto differenti.
Questo esemplare unico (telaio 813.812) fu presentato al pubblico durante il Salone dell’Automobile di Milano nel 1937. La vettura presentava una moderna carrozzeria berlinetta aerodinamica, riconoscibile per la parte posteriore aerodinamicamente affusolata con le ruote posteriori coperte e delle piccole pinne posteriori. La parte anteriore manteneva una forma comprovata e “antica”, senza elementi aerodinamici. L’aria passava intorno ai fari e ai parafanghi arrotondati.
Gli stilisti di Pinin Farina crearono con questa 6C 2300 un’auto visivamente accattivante, che perse tuttavia negli anni le sue caratteristiche peculiari. Si presume che l’auto abbia corso alla Coppa delle Dolomiti del 1949, per poi essere trasformata in pick-up nel 1954 con un motore a metano… Tuttavia, nel 1992 si procedette a un completo restauro che restituì la configurazione originale.





Bel modello, l’ho preso anche se per me fuori tema. Autocult dà buone soddisfazioni con la sua produzione di one-off…
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