di Elio Venegoni
Sempre alla ricerca di modelli di auto da corsa un po’ particolari – che spesso preferisco alle più comuni versioni ufficiali -, tempo fa mi sono imbattuto in una Fiat 131 Abarth direi quasi sconosciuta ai più, ovvero la versione con la quale ha gareggiato il pilota biellese Alberto Crola, “privato” che ha corso il Rally della Lana dal 1977 al 1981.
Dopo l’esordio con un’Opel Ascona 1.9 il nostro Alberto ha pilotato due volte una Porsche 911 Carrera e negli ultimi due anni di gare una 131 Abarth verniciata nei celebri colori bianco, azzurro e blu utilizzati dalla squadra ufficiale Fiat per le vetture dei propri piloti.




Cambiavano – abbastanza logicamente – i loghi degli sponsor, tra i quali figuravano anche la concessionaria Astidue e Radio Piemonte.
Non so bene perché ma queste decorazioni “ibride”, frutto della commistione tra schemi grafici dei team ufficiali e sponsor locali, mi hanno sempre affascinato. L’aspetto un po’ ruspante che ne risultava trovo che rispecchiasse piuttosto bene l’ambiente dei rally dei decenni d’oro, un misto tra professionismo e dilettantismo che oggigiorno è andato abbastanza a scemare…
Le immagini della 131 in questione le vidi sul sito di Decals for Model, gestito da Marco Fontanella; non persi tempo e contattai subito uno dei modellisti con i quali collaboro da più tempo, ovvero il biellese Stefano Coda.
Volevo un modello fatto bene ed optai per quella che secondo me (e secondo molti altri) è il modellino migliore della 131 Abarth, neanche a dirlo il Troféu, che restituisce ottimamente le forme della versione “larga” del ’31.
Avevo in casa alcuni esemplari di questo modello e ne spedii uno a Coda, il quale me lo restituì, dopo neanche troppo tempo, perfettamente montato.

In particolare mi colpì la realizzazione, tutta in decals, dell’assai complessa livrea “works”, tanto che pensai che fosse stata verniciata! Invece no, come detto era stata realizzata appunto interamente con le decalcomanie di Decals for Model, applicate in maniera semplicemente perfetta!
Mi chiedo ancora, riguardando questa 131 quarantatré volte più piccola della vera, come Stefano sia riuscito in un lavoro così complesso… che dire? Ad ognuno il suo mestiere, io non sono un bravo modellista ed a certi livelli non arriverei neanche tra cinquant’anni!
Appena mi arrivò il modello da Biella lo posizionai in una teca BBRmodels, applicai una targhetta identificativa – adesiva – che mi feci stampare da Fides Grafica di Verona et voilà, la mini “belva” era pronta per entrare in collezione!

Bella, proprio bella!
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Grazie Marco!
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