A Parigi per motivi di lavoro, gli indirizzi per una rapida visita che mi si prospettavano in funzione della posizione dell’albergo erano tutti abbastanza allettanti. Ho scelto – dopo l’immancabile salto alla libreria Les belles lettres in boulevard Raspail (siamo nel sesto arrondissement), dove puntualmente ritrovo le mie origini filologiche – La galerie du jouet ancien, in rue des Grands Augustins. Gestita da Michel Nikolay, è un posto dove si potrebbero tranquillamente trascorrere delle giornate intere. Da qualche tempo è del tutto accessibile al pubblico la stanza accanto a quella dell’entrata, strapiena di modelli di ogni genere.
La Galerie è per tradizione un posto consacrato alle miniature classiche, tipo Dinky e Solido ma di tanto in tanto si trovano vere e proprie perle, a volte inattese: Nikolay ha trattato la collezione di Monsieur Théveneau, venuto a mancare circa un anno e mezzo fa, che in vari decenni aveva raccolto dei modelli speciali di notevole qualità: X-AMR, BAM-X, MRF, Record, MRE, Rétro Bolide e così via. La sua conoscenza diretta dei vari produttori l’avevano portato ad acquisire pezzi unici, a volte famosissimi, come gli AMR che venivano montati per poi essere fotografati sulle riviste specializzate, tipo Minis o AutoHebdo. Non si trattava di factory built “ufficiali” ma di modelli comunque fatti direttamente da AMR con scatole standard ma riconoscibili per alcuni dettagli (un giorno torneremo con maggior precisione sull’argomento). La collezione è eccezionale perché raccoglie modelli montati con quella che poteva essere considerata la cura massima all’epoca.

Peccato che la maggior parte di essi sia parzialmente rovinata, con scrostature, pezzi mancanti e così via. Si vede comunque ancora la magnificenza dei montaggi, semplici certo ma precisi come più non si potrebbe, che rendono al meglio lo spirito di un kit X-AMR. Vi sono poi diversi factory built MRF, tra cui la famosa Porsche 935 Gr.5 JMS di Le Mans 1977, che alla sua uscita era considerata un capolavoro assoluto (e lo è ancora, a distanza di quanto? 45 anni?). Presenti anche altri classici della produzione MRF, come la Mercedes 300 SLR di Le Mans 1955.




















Quanto al nucleo centrale della Galerie, ossia il modello obsoleto stricto sensu, mai come in questo periodo il negozio è stato così fornito (lo visitai l’ultima volta nel febbraio del 2021 e l’aria che tirava era di tutt’altro tipo). Non solo le marche più in voga ma altre che si stanno affermando sempre più negli interessi di nuovi collezionisti, come Diapet, Tomica, ma anche i camion Lion e Tekno. “I Dinky inglesi – commenta Nikolay – tirano sempre, mentre quelli francesi stanno vivendo un momento di bassa domanda, anche per alcuni soggetti che non paiono più interessare le ultime generazioni di appassionati. Il modello antico va ancora, certamente, ma i gusti cambiano. Di recente i Norev in plastica, ad esempio, stanno raggiungendo quotazioni mai viste prima e anche altre marche come JRD hanno sempre più richiesta”. Per quanto qualcuno (probabilmente non in perfetta buona fede) vada dicendo da anni, il collezionismo di modelli d’epoca ha ancora delle prospettive concrete.
Oltre quella porta di legno di rue des Grands Augustins – una stretta strada nel cuore di Parigi dove trovi oggetti rari, insoliti e invariabilmente affascinanti, ci sono mondi da scoprire e centinaia di storie da raccontare.

















Assurdo… Questo posto è assurdo…
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No anonimo, Riccardo Fontana
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