Milano Autoclassica 2023

testo e foto di Riccardo Fontana

Ed ecco le auto – anzi, le Auto – di Milano Autoclassica 2023, le protagoniste principali di questo evento.

Tantissime, direi quasi innumerevoli, presenti in numeri tali da fare impallidire molte manifestazioni di blasone anche maggiore, mostrano tutto il rovescio della medaglia di questa, per altri versi positiva, caratteristica numerica, peraltro riassumibile con un banalissimo detto popolare la cui origine si perde nella notte dei tempi: il troppo stroppia.

Già, perché alla visione della trecentesima Ferrari (stima molto conservativa, probabile andiamo a numeri addirittura maggiori, e non di poco) diciamo che “passa la poesia”, e quasi passano in subordine – se non inosservati – pezzi di assoluto rilievo storico, che si trovano letteralmente sepolti dalla inaudita ricchezza di offerta.

Certamente, e non va dimenticato, chi paga 25€ di biglietto e 14€ (o 20, a seconda della permanenza) di parcheggio senza nemmeno essere entrato qualcosa come contropartita pretende, e guai se così non fosse, quindi benissimo che ci fosse il gran numero di auto di valore che ha contraddistinto questa edizione.

Assoluta vedette era, manco a dirlo, la Ferrari 499P trionfatrice all’ultima 24 Ore di Le Mans, validamente affiancata dalla 296 GT3 del Frikadelli Racing vincitrice – prima volta nella storia del Cavallino – della 24 Ore del Nuerburgring, entrambe entità in grado di polarizzare come non mai l’attenzione degli appassionati presenti.

Automobili emblema di un’evoluzione frenetica di Autoclassica quindi, e per molti aspetti non potrebbe essere altrimenti.

2 pensieri riguardo “Milano Autoclassica 2023

  1. È così, non è che il troppo stroppi, ma certamente un minimo banalizza: alla sesta Ferrari BB che ti si para davanti in mezz’ora, non sai più se sia una BB o una Panda…

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