La produzione di mezzi pesanti, spesso nella scala 1:50, che è quella tipica dei veicoli industriali, è ricca di stranezze e di marchi poco conosciuti. Fra questi vi è Arpra Supermini, azienda brasiliana attiva negli anni ’80 e ’90, specializzata in autocarri, rimorchi, trattori e altre macchine operatrici che acquisì numerosi stampi europei, soprattutto Tekno. Nello stesso Brasile la REI utilizzava in quel periodo stampi Schuco, tanto per fare un altro esempio di un costume diffuso. Ma nella produzione Arpra compare anche un Iveco-Fiat 190 Turbo, commercializzato come sola motrice, che non cela l’evidente discendenza dal Forma Toys (nella foto sotto, esemplare color verde mela).


Il modello brasiliano venne prodotto in rosso, con o senza le decorazioni laterali multicolori (decals ad acqua) spesso presenti su questi veicoli. Le fusioni sono ottime, così come il livello di montaggio, con parti in plastica stampate molto bene e ruote sterzanti perfettamente operative. Si segnalano anche altre varianti minori, come il colore di alcune parti in plastica: il tubo di scarico, ad esempio, può essere rosso ma anche argento o nero.
La scatola ha la tipica aria di confezione promozionale, con i colori Fiat-Iveco ripresi sul cartone e una foto della macchina originale, che è la versione 190-30. E’ ragionevole pensare che questo modello sia effettivamente servito per scopi promozionali in un mercato – quello sudamericano – di primaria importanza per il Gruppo Fiat.
Gli Arpra Supermini sono modelli piuttosto rari, che raggiungono spesso quotazioni di un certo livello (per un Fiat 190 Turbo in condizioni perfette con scatola ci si sente chiedere dai 150 ai 180 euro, quando va bene). L’esemplare fotografato appartiene ad un collezionista francese che ha sempre lavorato nell’ambito dei trasporti e nel corso della sua lunga carriera professionale ha avuto accesso a diversi modelli in serie speciale o limitata, diffusi da marche conosciute come Lion, Tekno, NZG, Conrad o LBS, ma anche meno note come appunto Arpra.






Quando si dice il caso!
Sono sempre strato attratto dagli Arpra Supermini, da quando comparvero su Quattroruotine, soprattutto dagli autocarri con livree brasiliane e proprio ieri me ne è stato offerto uno, una autobotte articolata Scania, appunto di una compagnia brasiliana, scontato e l’ ho afferrato al volo. E oggi leggo questo bell’ articolo! Quando mi arriverà manderò qualche foto a David, per ora mando a lui e a tutti voi gli auguri per le festività in corso.
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Grazie Marco, tanti auguri da parte mia. I Supermini apparvero nel 1984 e ricordo ancora bene le note che apparivano di tanto in tanto sulle riviste specializzate. Ci si lamentava che in Europa arrivassero col contagocce. Proprio ieri ho ritrovato un trafiletto sull’Argus de la Miniature numero 68 (settembre 1984) dove si presentava il camion Mercedes 1513 con benna e l’autobus Mercedes 0364, specificando come ricordassero produzioni europee ma puntualizzando che ad un esame più approfondito apparissero invece come delle creazioni originali, cosa peraltro che mi lascia assai dubbioso. “Questi modelli, scriveva Argus, non sono importati in Francia. Qualche raro dettagliante specializzato riesce a volte a ottenere una decina di pezzi dopo mesi di attesa e la situazione è praticamente la stessa nel resto d’Europa. E’ un peccato perché alcune miniature sono inedite. In generale, lo stampo è corretto e solo le parti apribili presentano dei problemi per quanto riguarda le giunture. La finitura è in linea generale soddisfacente, almeno nei modelli esaminati. D’altra parte, questo produttore non lesina sulla materia di fabbricazione: è tutto zamac. I modelli sono provvisti di vetri, di interni, di fari riportati, di sospensioni, di pneumatici morbidi e di un sistema sterzante tipo Tekno”.
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