Della 24 Ore di Spa e delle sue suggestioni, PLIT si occupò nel maggio del 2023 con un articolo su un transkit Playtoy (https://pitlaneitalia.com/2023/05/08/la-mazda-rx-7-e-la-24-ore-di-spa/). Per certi versi possiamo chiudere oggi il cerchio con un altro classico di quel periodo, un transkit Faster43 per la BMW 530i di Solido, realizzato da Umberto Cattani.
Trovato nella zona di Metz qualche settimana fa, questo è un modello che ha delle storie da raccontare e quale miglior modo per tornare indietro nel tempo se non con l’aiuto di Umberto, che ringraziamo per la collaborazione offerta.
Nei primissimi anni ’80, Umberto Cattani sfruttava con soddisfazione le possibilità che la produzione di transkit offriva, con i modelli Solido facilmente reperibili un po’ dappertutto.
La lista dei transkit Faster43 è piuttosto lunga e ve la riportiamo qui di seguito per intero:
D01 Opel Kadett GTE Gr.2 Rally 4 Regioni Conrero 1979
D02 Porsche 934 Boss Zolder 1979
D03 Porsche 930 Meccarillos Montecarlo 1980
D04 Porsche 911 SC Belga Boucles de Spa 1980
D05 Lancia Stratos Vs Olio Fiat Colline di Romagna 1980
D06 Fiat 131 Abarth Vs Olio Fiat Colline di Romagna Sanremo 1981
D07 mai uscito; doveva essere la Ford Fiesta Gr.2 Cunico Rally Sanremo 1981
D08 BMW 530 Bastos Spa 1981
D09 BMW 530 Gitanes Spa 1981
D10 Porsche 935 Sportwagen Giro d’Italia 1979
D11 BMW 528 Bastos Spa 1982
D12 Porsche 935 Spot Oil Daytona 1981
D13 BMW 528 Enny Spa 1982
D14 BMW M1 Maurer Mugello 1980
D15 BMW 528 Lucky Strike Spa 1982
D16 BMW M1 Pooh Procar 1980
D17 BMW 635 X-Ray Spa o Mugello 1983
D18 BMW 323 BP Production 1983
D19 Porsche 924 Almeras Production 1983
D20 BMW 528 Gitanes Spa 1982
D21 BMW 528 Lucky Strike Mugello 1983
D22 Porsche 934 Eminence Le Mans 1980
D23 Porsche 934 Schiller Le Mans 1976
D24 BMW M1 Maurer Norimberga 1984
Tutti i transkit utilizzavano basi Solido, ad eccezione delle BMW 528 e della BMW 323 (Gama), delle due 935 (Burago) e della BMW 635 (Heller). I numeri di catalogo possono non coincidere con quelli riportati nei vari foglietti di istruzioni.

trasformazione
La BMW 530i di Solido – un modello ottimamente realizzato, commercializzato alla fine del 1979 – dette l’idea a Umberto Cattani di ricavare un transkit per riprodurre le vetture della 24 Ore di Spa, le due Bastos dello Joosen Racing e le due Gitanes della Waterloo Motors. I transkit contenevano dettagli in metallo bianco per gli interni (fra cui ovviamente un rollbar completo) e decals di Cartograf, stampate con la consueta maestria tecnica.

Dello spoiler anteriore venne ricavato un master da far stampare a Riva in metallo bianco ma un… incidente di percorso impedì la realizzazione nei tempi previsti. Le decals erano pronte, i modelli dovevano uscire e non si poteva aspettare più di tanto. A Cattani non restò altro che fabbricare gli spoiler a mano, uno a uno, con del lamierino, finché la parte non fu finalmente disponibile. C’è da dire che i quei pezzi “estemporanei” uscirono più realistici rispetto allo spoiler in metallo bianco, che alla fine comunque arrivò, permettendo di risparmiare un bel po’ di ore di lavoro nell’allestimento dei transkit.
Veniamo al modello delle foto. Si tratta di uno dei rari factory built che Faster43 preparava ogni volta che usciva con un nuovo transkit.
La 24 Ore di Spa era una gara che “tirava” particolarmente nel nord Europa e negozi belgi come Playtoy o Hobby 2000 ne chiedevano ogni volta circa venticinque esemplari montati. I transkit, poi, raggiungevano tirature di tutto rispetto, nell’ordine dei 200 esemplari.

Il montaggio di questa BMW risale al 1982. Il transkit era privo di ruote tornite con inserto centrale fotoinciso, che sarebbero state invece inserite nelle confezioni delle BMW 528 su base Gama, ma questa è un’altra storia che vi racconteremo più avanti, e tutto si giocava sulla corretta decorazione in nero e alluminio dei cerchi originali del Solido, peraltro più che accettabili.
I factory built erano straordinariamente precisi e ricordano molto da vicino lo stile dei Robustelli, cui Umberto si era ispirato come esempio di semplicità e ma anche di realismo. E’ l’ennesima riprova che non serve imbottire un modello di chissà quanti dettagli: se la base è buona, bastano pochi ma mirati interventi e si riescono a fare miracoli.
Le lucine di riconoscimento del tetto erano di produzione ABC, mentre il tergicristallo era in metallo bianco (a proposito, nell’esemplare delle foto è stato in seguito orientato sul lato giusto, essendosi mosso nel corso degli anni).


Il resto era un sapiente gioco di equilibrio fra tecnica e inventiva: i ganci fermacofano di sottile filo metallico, le luci posteriori dipinte con cura, gli interni arricchiti da estintore, cinture e strumentazione, e quella retina laterale fatta di tulle, molto più realistica di quelle griglie a maglia grossa che si trovavano ad esempio in tanti kit AMR.





Quanti di questi modelli si saranno salvati in condizioni perfette e con tanto di scatola originale? Impossibile ricostruire il percorso di questo esemplare dal 1982 a oggi ma ciò che pare certo è che abbia trascorso la maggior parte della sua esistenza protetto nella sua confezione. Il compito del collezionista – lungi dall’identificarsi con l’accumulo esibizionistico da social – è quello di scoprire, valorizzare e proteggere le testimonianze di un percorso tecnico e umano, per non lasciare che l’oblio scenda per sempre su questi oggetti.

Scusate l’ignoranza , la Solido è una E28, mentre la Gama è una E12?
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No, è il contrario. La Gama ha comunque fatto sia la E12 sia la E28.
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Gama/Schuco: la E34 uscì come Gsma mentre la E12 era uscita col marchio Schuco. La 530i competizione di Solido era la E12.
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Grazie mille per il chiarimento, in effetti la E28 è stata lanciata nel 1981, difficile che abbia corso prima…
Tra la E12 e la E28 poi è facile confondersi, per chi non ha l’occhio allenato, è roba da ” Aguzzate la vista” della Settimana enigmistica
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