Modelli del passato: Solido Renault 17 Rallye du Maroc

Lo so io per primo: a volte la rubrica “Modelli del passato” scopre l’acqua calda. Alcuni argomenti di queste pagine sono già stati sviscerati – magari anni e anni fa – da specialisti iper-competenti. Per gli esperti, quindi, certi articoli potranno giocoforza sembrare noiosi o ridondanti. Malgrado questo, mi illudo che alcuni curiosi, più giovani o meno ferrati, possano passare qualche gradevole momento scorrendo queste righe, per poi approfondire ulteriormente su libri, riviste o altri siti. La scelta dei soggetti resta abbastanza casuale e forse questo è il bello della rubrica.

La Renault 17 Rally di Solido è un modello abbastanza insolito, anche se non raro. Difficile semmai trovarne in condizioni perfette, vista anche la fragilità delle decals applicate dalla Casa

Ho sottotitolato l’articolo “una trasfuga della Serie 100”. Attualmente ci pensano marchi come Rio, Best o Brumm a sublimare l’arte del riciclo matto e disperatissimo, ricordando in questo non tanto la Solido degli anni d’oro ma piuttosto quella degli anni ’80 e ’90, quando la dirigenza si era addirittura inventata un’etichetta parallela – Verem – il cui senso strategico e commerciale sfugge ancora oggi alla maggior parte dei collezionisti. Negli anni ’60 e ’70, Solido era molto più discreta nel fare, come direbbero i francesi, du neuf avec du vieux, pratica da cui nessun produttore, dal più serio al più sbracato, dal più estemporaneo al più longevo, può dirsi di essere stato sempre del tutto esente.

Il fondino rimase sempre quello della numero 196, che continuò a essere prodotta durante e anche dopo la vita della referenza 37

Con la fine della Serie 100, Solido era sufficientemente occupata per imitare case concorrenti come Norev, Corgi o Dinky, maestre in certi lacchezzi, dovuti anche all’esigenza quant’altro prosaica di sopravvivere in un mondo in rapida evoluzione. La nuova Serie 10 aveva debuttato nel 1972 con la R5 e non dimentichiamoci che allora come anche in periodi precedenti una delle colonne portanti (se non la colonna portante) dell’attività del marchio era costituita dai mezzi militari, aspetto che noi collezionisti di automodelli tendiamo spesso a dimenticare. Solido, quindi, aveva di che occuparsi, anche se con meno profitto di quanto si sarebbe immaginato1. Sia come sia, furono abbastanza poche le referenze che dalla Serie 100 sbarcarono, più o meno sotto mentite spoglie, nella Serie 10: fra queste troviamo la Simca 1100 TI (numero 34) e la Porsche 914 di Le Mans 1970 (numero 36). Se lo stampo della prima era stato semplificato per la riutilizzazione, la 914 era stata portata pari pari nella nuova gamma, e trasformata in… 914/6 senza troppi scrupoli.

Vi è poi un altro modello forse meno noto, il numero 37, che deriva dal numero 196, ossia la Renault 17 TS. Il Serie 100 fu un modello longevo, prodotto dal maggio 1972 al 1980 e poi sfruttato ulteriormente anche in periodi recenti, anche come promozionale Renault2. Sulla scorta degli exploit rallystici della 17 Gordini, in Solido si pensò bene di ricavare una versione rally dalla numero 196.

Il modello uscì nel maggio 1975, e lo stampo venne modificato con l’eliminazione della caratteristica “gobba” sul cofano al fine di facilitare la posa della decal bianca. E questa modifica, fatta ovviamente sullo stampo originale della numero 196, restò anche sul modello stradale. Le Renault 17 numero 196 stradali a partire dal 1975, quindi, hanno il cofano motore piatto. Il modello rally di anteprima, fotografato nel catalogo Solido, era un n.196 con ancora la gobba sul cofano, dipinto a mano.

La Renault 17 TS Rally del Bandama 1973, elaborazione su base Solido n.196 con le decals del carnet bleu. Ex-collezione Bertrand Azéma. In realtà la vettura reale era bianca

La versione prescelta per la Renault 17 da rally, che Solido continuò a chiamare TS e non Gordini, come invece sarebbe stato corretto fare, fu la vettura che concluse seconda assoluta al Rally del Marocco 1974 con Thérier/Vial.

A parte la spianatura del cofano per ragioni pratiche, niente differenziava il Solido numero 196 dal numero 37, neanche – per dire – l’aggiunta di un misero rollbar.

Il feuillet C (carnet bleu), con le decals per la Renault 17 TS Rally del Bandama, ma anche per due versioni dell’Alpine A110 (Tour de Corse e Tour Auto) e per due versioni della Citroën SM (Bandama e TAP).

Le prime scatole del n.37 furono le classiche del tipo VII post-serie 100, gialle e rosse (il modello delle foto), ma tra il 1975 e il 1976 vennero stampate per la R17 rally le più moderne “GAM-2” arancioni. La Renault 17 Rally era fornita con la livrea parzialmente pre-applicata dalla fabbrica ma veniva accluso un foglietto di decals (numero interno 209) per completare la decorazione.

La referenza 37 uscì di produzione nel 1978, quindi anche prima rispetto alla capostipite della Serie 100. Anche nel caso della n.37, la versione Rally del Marocco venne commercializzata, in tempi più recenti, dalla rete promozionale Renault, col numero di catalogo 77 01 393 829.

Che dire? Un modello, questo, che non ha certo lasciato il segno, messo in ombra da altri capolavori della Serie 10, stradali o da competizione che siano.

Per la Renault 17 Rally, Solido stampò anche delle decals supplementari nella “Planche C”, uscita nel 1976, che permetteva la realizzazione della 17 TS pilotata al Rally del Bandama 1973 da Piot con Jaubert.

  1. In un periodo in cui le già citate Norev, Corgi e Dinky vivevano una profonda crisi con prodotti peraltro sempre più economici e scadenti, Solido spiccava per la varietà dell’offerta e per l’alta qualità dei suoi modelli, oltretutto neanche troppo cari. Sarebbe interessante capire quanto questi prodotti fossero effettivamente profittevoli in relazione ai costi di produzione e di gestione dell’azienda. ↩︎
  2. Numero di catalogo 77 01 393 826, venduto a suo tempo nelle Boutique Renault. ↩︎

2 pensieri riguardo “Modelli del passato: Solido Renault 17 Rallye du Maroc

  1. Fissato com ‘ ero (e come sono…) con le vincenti rimasi molto deluso della scelta, avrei preferito quella che vinse il discusso Press on Regardless del 1974, unica vittoria mondiale della 17. Ma forse il rally del Marocco era più “vendibile” in Francia.

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