Se le Youngtimer pepate hanno costituito per almeno tre-quattro anni l’asse portante dei numerosi hors-série francesi, adesso che il filone è stato trattato con dovizia di particolari, agli editori tocca cercare argomenti alternativi e pare che la storia del rallysmo sia uno dei temi di maggiore prospettiva in questo genere di pubblicazioni1.
E’ uscito a metà di questa settimana un bel fascicolo di circa 150 pagine, prodotto da Phoenix Publishing nella “Collection Mécanique”, che tratta la storia del Mondiale rally dalla sua costituzione nel 1973 fino ai giorni nostri e lo fa in una maniera originale, vale a dire ripercorrendo le dieci gare più belle e più famose che hanno caratterizzato questo mezzo secolo di corse.
Dopo un’introduzione sulla genesi dei rally e sulle evoluzioni regolamentari dal 1973 a oggi, spazio alle gare che hanno fatto la fortuna della disciplina: Monte Carlo, RAC/Gran Bretagna, Acropoli, Tour de Corse, 1000 Laghi/Finlandia, Portogallo, Svezia, Sanremo/Sardegna, East African Safari/Rally Safari e Argentina. Attraverso queste tappe fondamentali si ripercorrono le vicende tecniche e sportive del campionato, anche attraverso le storie particolari di personaggi e vetture legati volta volta a un evento particolare, senza tralasciare un tocco di costume e storia locale. Segue un capitolo con una panoramica su altri rally di rilevanza mondiale, come l’Australia, il Costa d’Avorio o il Catalogna. Alcune statistiche chiudono questa pubblicazione, ricca tra l’altro di foto inedite di ottima qualità, il che non guasta mai.
Prezzo della pubblicazione in Francia: € 15,90. In Italia € 16,90.
- Si veda ad esempio un altro ottimo Hors-Série uscito a luglio: https://pitlaneitalia.com/2024/07/16/toutes-les-legendes-du-rallye-1973-1997-gr-4-gr-b-gr-a/ ↩︎
PITLANEITALIA 
Veramente interessante e’ da chiedersi perché in Italia vi siano cosi poche iniziative tipografiche. Forse xché il rallismo in Italia è stato ucciso da FIAT ?
Chi distribuisce questa rivista in Italia ?
Grazie
Walter Patumi
Inviato da iPhone
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Il motivo è abbastanza semplice: perché fondamentalmente l’Italia è un paese di analfabeti e pure di braccino corto.
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l’italiano medio è una bestia strana: apprezza a parole, si spertica in complimenti, ma alla fine non compra.
Mai.
Anche a costo di risparmiare cinque euro da spendere poi in gratta e vinci.
È così, c’è poco da fare.
Riccardo Fontana (‘naggia al Nick)
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Tant’è vero che stiamo ancora aspettando l’ordine del nostro libro Generazione Hypercar da parte di due o tre lettori che su Facebook dichiararono che l’avrebbero “sicuramente” comprato. Aspetta e spera.
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Verissimo, Riccardo. Verissimo!
Nella mia pur limitata esperienza di venditore (a tempo perso) ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi…
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Non ho ancora capito se l’italiano medio è più analfabeta o più tirchio… forse entrambe le cose, al massimo grado!
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