Le Ferrari vincenti alla 9 ore di Kyalami

testo e foto di Renato Scotti di Uccio

La 9 ore di Kyalami è una gara di durata che nasce nel 1958 e prosegue fino ad oggi, pur non continuativamente. Le prime edizioni si svolgono su un circuito ricavato da un aeroporto.

Dal 1961 si disputa nel neonato circuito automobilistico di Kyalami.

La gara negli anni ha subito interruzioni e modifiche, è stata inserita in campionati di categorie diverse, arrivando comunque fino alla edizione del 2024, diventando una delle classiche gare per vetture Sport e GTQuasi tutte le maggiori case vi hanno partecipato: nell’albo d’oro sono presenti infatti Porsche, Ferrari, Ford, Lancia, BMW…

Il pilota che detiene il record assoluto di vittorie è David Piper con 5 successi, seguito da Jacky Ickx e Jochen Mass con 4, Richard Attwood con 3, Tony Fergusson, John Love, Tony Maggs, Brian Redman, Clay Regazzoni, Reinhold Joest, Jody Scheckter e Hans Heyer con 2, ed altri con una sola vittoria, tra cui gli italiani Merzario, Patrese, Ghinzani, Giunti, Nannini.

Le Ferrari in totale hanno ottenuto 8 vittorie assolute (+ una con il motore di cui era dotata la Lancia LC2) e 5 di categoria. Dal 1958 al 1973 è stata una gara di 9 ore; nel 1981 e 1982 di nuovo una 9 ore; dal 2018 è ritornata ad essere una 9 ore.

Non è stata disputata nel 1980, 1985, dal 1989 al 1997 e dal 2001 al 2018.

La mia collezione di modelli Ferrari ovviamente include le vetture che hanno vinto le più importanti gare di durata. La 9 ore di Kyalami è certamente stata una di queste anche se raramente ha fatto parte di campionati internazionali. In particolare la gara sudafricana è parte integrante delle imprese compiute da David Piper, a cui ho dedicato una specifica tematica denominata David Piper Sports Car Collection, che per molti versi ho considerato come il “fil rouge” di questa raccolta.

Inserite tra le Ferrari vincenti alla 9h di Kyalami ci sono 2 vetture che, secondo un rigoroso schema, non dovrebbero farne parte ma che sono particolarmente significative: una Porsche 917 e una Lancia LC2. Per ottenere tutti i modelli ho dovuto fare molte elaborazioni, alcune per ottenere le versioni giuste, altre per completare e/o correggere errori spesso dovuti alla scarsa disponibilità della documentazione.

Con delle schede, che descrivono i vari modelli, cercherò di “raccontare” la storia del rapporto sportivo tra la Ferrari e l’autodromo di Kyalami

Nel 1961

nasce la prima “9 ore” con un bel campo di vetture iscritte che va dalla Porsche 550 spider alle Jaguar D type… ma che comprende anche auto dalla sportività “incerta” come Austin A40 e Goggomobil T700. Si tratta di una gara di durata suddivisa in varie categorie e, come spesso accade in questo tipo di gare, i primi 11 classificati sono tutti vincitori della propria divisione! L’auto vincitrice è una Porsche 550 spider: una sportiva vera e di gran classe.

Nel 1962

gli organizzatori della serie puntano a nobilitare il parco partenti con una Ferrari GTO, una vettura che da subito ha fatto breccia nel cuore degli appassionati. L’invito viene rivolto a Gregory, che però nel frattempo ha già venduto la sua GTO. Solo per caso (e per business) l’ingaggio viene girato a David Piper ed alla sua GTO. L’inglese non se lo fa ripetere due volte e col fido meccanico Fax (con le gomme da gara nel bagagliaio…), mette subito alla prova la sua auto: guidando la verde GTO, parte da Londra e raggiunge il porto di Sauthampton, dove si imbarca per raggiungere Cape Town. 

Una volta sbarcato, percorre oltre 2000 Km di strade sudafricane per giungere al circuito di Kyalami, il giorno stesso delle prime prove! 

La GTO (#3767) evidentemente è ancora fresca e pimpante, tanto da consentire ai suoi piloti, David Piper e Bruce Johnstone (giunto secondo l’anno precedente), di vincere una gara di ben 9 ore. Si tratta di una gara di durata che comprende vetture Sport, GT e Turismo ma i competitors sono di un certo spessore con Porsche, Austin Healey, Lotus e Lola.

Nel 1963

la partecipazione è ancora una volta molto variegata con vetture GT, Sport e Turismo. Tra le contendenti più agguerrite ci sono Porsche, Lotus e AC Cobra. David Piper ovviamente è presente con la nuova GTO acquistata da pochi mesi.

Questa volta è affiancato da Tony Maggs (giunto secondo l’anno precedente con una Austin Healey 3000), con cui inizia una proficua collaborazione che porterà a conseguire buoni risultati anche nell’anno successivo.

La GTO è nuova, ha iniziato a gareggiare a giugno, conseguendo ottimi risultati ma neanche una vittoria. Si presenta a Kyalami modificata poco rispetto alle gare precedenti: per ospitare ruote dai cerchi più larghi, concepiti appositamente da Piper, i parafanghi sono nel complesso più «muscolosi»; inoltre è caratterizzata da un ingegnoso manovellismo che, partendo dall’abitacolo, arriva al tappo della benzina. Un sistema con il quale il pilota può aprire il tappo mentre è in arrivo al box in modo da risparmiare qualche secondo.

La Ferrari vince davanti alla Cobra di Oltholf – Gardner

Nel 1964

la lista degli iscritti si fa ancora più intrigante, con ben 2 Ferrari presenti: una 250 LM ed una Ferrari GTO.

In entrambe le vetture c’è lo zampino di David Piper: la 250 LM iscritta dalla Maranello Concessionaires è guidata da Piper e Maggs, la GTO è iscritta dalla David Piper Racing e si tratta della vettura vincente l’anno precedente, che si presenta ancor più modificata.

Avversari del calibro di Lotus 30, Schelby Cobra, Jaguar E Lightweight e piloti come Gardner, Hawkins, Sutcliffe, Sears, nobilitano il parterre.

Due Ferrari alla partenza e due Ferrari all’arrivo, prima e seconda!        

Nel 1965

la 9h di Kyalami richiama un bel numero di belle vetture essendo iscritta per la prima volta nella South African Springbok Trophy Series! Tra le vetture Sport candidate alla vittoria ci sono Ford GT40, Ferrari P2 e 250 LM, Lola T70, Elva McLaren e Porsche .

Sono tre le Ferrari iscritte e la più prestazionale è sicuramente la vettura di David Piper, una 365 P2 acquistata pochi mesi prima, già nella configurazione sport-biposto.

Piper vince, questa volta con Attwood, precedendo una Ford GT40 e una Porsche 904, due auto che David Piper guiderà negli anni a venire. Le altre due Ferrari (250 LM) arrivano terza e sesta.

Nel 1966  

le Ferrari iscritte alla 9h di Kyalami sono ben cinque, due 365 P2 e tre 250 LM che devono vedersela con Ford GT40, Lola T70, Porsche 906…

La Ferrari 365 P2 è la stessa vettura dell’anno precedente modificata nel motore, nella carrozzeria e perfino nel colore.

Come nel 1964 la Ferrari riesce a vincere l’assoluto e la categoria D con una bella doppietta: primo posto per la 365 P2 di Piper – Attwood seguita al secondo posto dalla 250 LM di Clarke – Fielding.

Nel 1967

le Ferrari sono quattro: una 412 P e tre 250 LM. Non riescono a vincere in nessuna classe e/o categoria.

Vince la gara la Ford Mirage guidata da Ickx e Redman; Piper arriva quinto con la 412 P; delle tre 250 LM, una si ritira e le altre si classificano al sesto e dodicesimo posto.

Anche in questo caso c’è un “pizzico” di Piper nella vittoria: l’auto che ha vinto è la stessa che il pilota inglese aveva guidato a Spa in coppia con Thompson.

Nel 1968 

La 9h di Kyalami vede in gara un nutrito numero di vetture sport dei nuovi gr. 6 e gr. 7: Ford, Alfa Romeo, Porsche, Lola e ben 3 Ferrari, la 412 P di Piper – Attwood, la 350 P4 di Hawkins – Love e la Dino 206 di Dean – Van Rooyen.

Quest’ultima tiene alto il nome della casa di Maranello giungendo seconda assoluta e vincendo la propria classe, alle spalle della Ford Mirage di Ickx – Hobbs (sempre quello stesso telaio dell’anno precedente).

La 412 P di Piper, seconda in griglia, a causa di un incidente piuttosto grave, non finisce la gara venendo classificata al 14° posto.

Il peggior risultato ottenuto dal pilota inglese in questa classica: per tale motivo “merita” un posto in collezione!

Nel 1969

c’è una sola Ferrari in gara, una 350 P4 (#0858) che giunge 13° assoluta con Walker – Widdows.

Vince una Porsche 917.

David Piper, ormai proprietario di una delle prime Porsche 917, vince per la sesta voltala 9h di Kyalami!

Record imbattuto!

Piper è in realtà è “ferrarista dentro” cosa che ampiamente giustifica una “non Ferrari” in questa collezione!

Nel 1970

La Ferrari partecipa per la prima volta in forma ufficiale alla 9 ore di Kyalami per mettere a punto la neonata 512 M. La affianca una 512 S privata della Ecurie Francorchamps. Competitors sono le numerose Porsche, le Lola, le Ford.Vincono Ickx e Giunti su Ferrari 512 M. Per Ickx è la terza vittoria a Kyalami, per Ignazio Giunti è l’ultima vittoria prima dell’incidente in Argentina.

Nel 1971

la Ferrari partecipa di nuovo in forma ufficiale alla classica sudafricana e ancora una volta per mettere a punto la vettura dell’anno successivo: iscrive infatti due vetture: una 312 P del 1971 e una 312 PB, modificata nelle dimensioni e in numerosi altri particolari, prefigurazione dell’auto che parteciperà al Campionato Mondiale Marche del 1972. Vince l’auto “vecchia” …ed è l’unica vittoria della prima versione della 312 P! La nuova versione si classifica al secondo posto, dimostrando la potenzialità delle modifiche apportate.

Nel 1972

la 9h di Kyalami vede nuovamente due Ferrari ufficiali. Sono entrambe versioni aggiornate dell’auto che ha dominato le gare del Campionato. Una si ritira e l’altra vince. Un’altra Ferrari è presente in Gr.4: è una bella Daytona dallo sgargiante colore giallo che vince la propria classe pur classificandosi al 12° posto assoluto…

Dal 1974

la gara di Kyalami diventa una gara di 6 ore e poi di 1000 Km fino al 1980, senza Ferrari al via.

Nel 1981

la 9h di Kyalami ritorna con una sola Ferrari iscritta, una 308 GTB di Finotto che però non conclude la gara.

Nel 1982, 1983 e 1984 è di nuovo una 1000 Km.

Nel 1983

la Ferrari è presente solo nella progettualità del motore montato sulla Lancia LC2/83 che arriva seconda.

Nel 1984

la Lancia LC2/84, che è sempre dotata del motore Ferrari, vince la 9h di Kyalami con una bella doppietta.

Le sue “nobili” origini sono un ottimo motivo per essere presente nella mia collezione.

Negli anni dal 1985 al 2018 la gara sudafricana non ha più avuto le caratteristiche di una gara di lunga durata dedicata a vetture Sport e Gran Turismo.

Nel 2019

ritornano sia la denominazione sia la durata classica. Due le Ferrari iscritte: una 488 GT3 che si classifica 16° assoluta ed una 458 Italia GT3 che arriva al 21° posto ma prima nella categoria “National”.

Finalmente l’occasione per un’altra Ferrari in collezione!

Nel 2020

la gara è valevole per il campionato GT3 ma non ci sono Ferrari iscritte.

Nel 2021

la gara sudafricana viene disputata… nel 2022, a causa del Covid, ed è valevole per l’International GT Challenge.

Sono due le Ferrari iscritte.

Vince la Mercedes AMG GT3 ma il secondo posto conseguito dalla Ferrari 488 GT3  della AF Corse consente ai piloti Pier Guidi e Ledogar di vincere il campionato piloti GT.

Ancora un buon motivo per giustificare un’altra Ferrari in collezione!   Foto 18

Con questo modello appena terminato, la collezione “sarebbe” finita ma come tutti ben sanno, noi “malati” cerchiamo solo motivi validi per proseguire bulimicamente a ricercare, studiare, accumulare…

…in fondo sul circuito di Kyalami, dal 1967 fino al 1993, si è corso anche il GP del Sudafrica, valevole per il Campionato Mondiale di F1 (con esclusione degli anni 1981, 1986, 1987, 1988, 1989, 1990, 1991).

Su 20 edizioni la Ferrari ne ha vinte 4, superando la Lotus, la Brabham, la Williams che ne hanno vinte 3, la Tyrrell, la Renault con 2 vittorie e la Cooper, la Matra e la McLaren con una.

OK!

I motivi ci sono, i modelli anche (in verità qualcuno deve essere modificato opportunamente).

Quindi: tutto pronto, mi rimetto al lavoro!

Prendendo a prestito un pensiero del grande Edoardo De Filippo possiamo concludere dicendo che, come gli esami, anche  ”le collezioni non finiscono mai”!

Nota della redazione: vista la qualità documentaria delle schede, abbiamo deciso di riproporle in calce a beneficio di chi desideri scaricarle in ordine cronologico e fuori dall’impaginato.

3 pensieri riguardo “Le Ferrari vincenti alla 9 ore di Kyalami

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