Il marchio Polistil è apparso pochissime volte su PLIT, ed è un peccato. A questo nostro produttore quelli della mia generazione restano molto legati, per aver trascorso innumerevoli ore di divertimento sia con i modelli diecast sia con le piste elettriche1.

Oggi parleremo di una serie meno conosciuta, rimasta più in ombra rispetto alle tradizionali produzioni in 1:25 o in 1:43. Si tratta della FG, uscita sul finire degli anni ’70 e durata lo spazio di due o tre stagioni. In quel periodo Polistil aveva superato la sua fase più splendente, almeno sotto l’aspetto del fatturato e del numero di modelli prodotti2. Il catalogo, comunque, andava assumendo proporzioni sempre più ampie (e incontrollabili), con centinaia di referenze in tutte le scale, più o meno “ortodosse”. Il soggetto Formula 1 era stato già sperimentato, in tutte le salse e il genere indubbiamente tirava, aiutato da una diffusione mediatica in netto crescendo.
Ecco che nel 1979 apparve un’altra serie, la FK, in scala… 1:22.



Perché poi 1:22 e non 1:24 o 1:25, com’era costume? Chissà. Fu comunque una specie di meteora.
Fin da subito, i modelli si contraddistinsero per alcune trovate tecniche di un certo interesse: a parte le ruote sterzanti comandate con buona precisione dal volante, le gomme erano realizzate in un materiale plastico soffice, che si riempiva automaticamente d’aria. Il pneumatico, se lo si premeva, si appiattiva per poi rigonfiarsi da solo nel giro di qualche istante. Tutto molto realistico e scenografico e la cosa venne pubblicizzata a dovere sui cataloghi e anche sulle confezioni.

I cerchi, poi, erano fissati al mozzo con un vero dado.
Il dettaglio generale era piuttosto accurato, con parti cromate, motori abbastanza realistici e decorazioni complete, applicate in adesivo.
La gamma debuttò con la Ferrari 312 T3 del 1978. Ecco l’elenco delle uscite con qualche nota di commento:
FG1 Ferrari 312 T3 F.1 1978. Il modello uscì nella versione Gilles Villeneuve, un pilota di cui i tifosi del Cavallino non avevano tardato a innamorarsi fin dalle prime uscite in F.1 nel 1977. Villeneuve concluse la stagione 1978 in bellezza, con una storica vittoria nel circuito di casa, a Montréal. Quell’anno concluse il mondiale al 9° posto con 17 punti. Fu terzo in Austria e quarto in Belgio. Nel corso del 1979, Polistil realizzò anche una versione Jody Scheckter, che non è di fantasia come sarebbe diventato frequente in altri produttori come Burago ma corrisponde alla realtà, dato che la Ferrari, in attesa della T4, iniziò la stagione 1979 di Formula 1 con la 312 T3 dell’anno precedente (GP di Buenos Aires e Interlagos).




FG2 Lotus-Ford Cosworth 79 F.1 1979. Dopo aver vinto tutto nel 1978, il Team Lotus si ritrovò ad affrontare un 1979 ben più complicato, con la concorrenza di Ferrari, Ligier, Williams e Brabham, che nel frattempo avevano saputo evolversi tecnicamente, schierando monoposto sempre più competitive. La 79 di Polistil è un bel modello, dalle linee corrette, anche se forse meno spettacolare delle Ferrari. Bruttarello il rollbar in plastica nera. La decorazione Essex-Martini è ben realizzata e completa. Fu prodotta solo la vettura di Mario Andretti.




FG3 Ferrari 312 T4 F.1 1979. Polistil non poteva lasciarsi sfuggire l’opportunità di una nuova Ferrari campione del mondo. Il modello uscì nei primi mesi del 1980 ed è alquanto realistico per gli standard dell’epoca. La riproduzione degli specchietti retrovisori in blocco unico col parabrezza, soluzione già adottata con la 312 T3, non era il massimo del realismo ma era pratica e chi avesse voluto, avrebbe potuto benissimo dipingere i particolari in rosso, magari tinteggiando di blu trasparente il vetrino sognando di tenere fra le mani un più costoso Tamiya. Il motore è ben realizzato e si apprezza una ricerca onesta del particolare. Furono commercializzate le versioni di entrambi i piloti, Scheckter e Villeneuve. Questo è un classico modello che brilla ancora oggi di un’energia enigmatica, trasmettendo una scintilla della febbre Villeneuve a chiunque abbia vissuto quegli anni. Anni forse ingenui, un periodo che ci appare favoloso, ricco di sapori, di profumi e di suggestioni primaverili. Forse perché eravamo ragazzini, adolescenti, o comunque tanto più giovani.



FG4 Ligier-Ford Cosworth JS11 F.1 1979. La Ligier, motorizzata Ford-Cosworth V8 e non più Matra V12, fu una delle protagoniste della stagione 1979, con Jacques Laffite che vinse i GP inaugurali in Argentina e in Brasile, terminando poi al 4° posto nel mondiale piloti con 36 punti. Anche questo è un buon modello, con linee e proporzioni abbastanza azzeccati (pur in presenza di qualche “scompenso”, ma se Tecnomodel fa fior di pastrocchi nel 2025 su modelli da oltre 200 euro, possiamo accettare un compromesso giocattolesco su un Polistil del 1980). Sulla JS11 il motore è in bella evidenza e pur senza raggiungere vette indicibili, Polistil fornisce una riproduzione più che decente delle testate e delle retine delle trombette di aspirazione. L’alluminio degli alettoni è simulato con adesivi cromati, un classico che non manca mai.



FG5 Referenza non assegnata. A mia conoscenza, la FG5 non uscì mai. Secondo quanto riporta Rampini nelle sue varie pubblicazioni3, il numero di catalogo FG5 e FG8 furono assegnati all’Alfa Romeo 179, cui forse farà riferimento qualche fonte dell’epoca. La 179 venne prodotta nella serie economica SN, in cui vennero inserite alcune Formula 1 della stagione 1981, semplificate e con meno dettagli rispetto alle FG.
FG6 Lotus-Ford Cosworth 80 F.1 1980. Un’altra Lotus e stavolta si tratta della famigerata 80, destinata a far sognare gli appassionati dell’epoca. La scelta commerciale di Polistil fu quindi intelligente. Un modello ben fatto, con pochi dettagli riportati, visto che la vettura era interamente carenata, e con una decorazione fedele (Martini-Essex).





FG7 Ferrari 312 T5 F.1 1980. Avendo a disposizione gli stampi della T4, per Polistil fu abbastanza facile tirare fuori anche la T5 del 1980, semplicemente aggiungendo la pinna sulla carrozzeria e aggiornando gli adesivi. Il modello uscì rapidamente e nell’estate del 1980 era già nei negozi. Mi pare che l’unica versione fatta fu quella di Scheckter, campione del mondo in carica.



FG8: Referenza non assegnata, vedi FG5. Forse quella che doveva essere la FG5 venne in qualche modo riconsiderata, con una nuova possibile livrea? Accoglieremmo volentieri ogni notizia fornita dai lettori.

La serie FG appariva ancora, pur senza ulteriori novità, sul catalogo Polistil del 1982 ma ben presto uscì di produzione. Su questi modelli il tempo si è depositato lasciando però una traccia carica di bellezza e di nostalgia. Oggi sembrano quelle Formula 1 che rivediamo di tanto in tanto ad alcune manifestazioni, magari gli esemplari con i quali nessuno ha voluto correre di nuovo, lasciandoli nelle condizioni in cui si trovavano più di quarant’anni fa. Anche le scatole meritano un commento: tipiche nel brillante rosso Polistil, evocano Gran Premi del passato con le loro foto che raffigurano due partenze del ’79.
Anche modelli forse “minori” come questi sono degni dell’attenzione di collezionisti che se ne prendano cura e che ne preservino la memoria.

- Colgo l’occasione per consigliare di nuovo il sito di riferimento su Polistil, creato ormai diversi anni fa e sempre ricco di informazioni e notizie: https://www.quellidellapolistil.it/. ↩︎
- Fase che può essere verosimilmente collocata tra il 1970 e il 1973 circa. ↩︎
- Purtroppo nel suo portentoso volume dedicato all’1:24 e dintorni (https://pitlaneitalia.com/2022/12/03/automodelli-die-cast-made-in-italy-124/), Paolo Bendinelli ha deciso di non occuparsi delle monoposto. ↩︎
