Un’idea di stile: la strategia comunicativa di Laudoracing

Da anni Laudoracing è indiscutibilmente uno dei migliori marchi del settore dei resincast 1:18. Imparando presto dai propri errori, l’azienda francese ma con cuore italiano sforna a ripetizione modelli che fanno letteralmente impazzire un certo tipo di pubblico, con prodotti ben studiati dal punto di vista storico, realizzati con criterio e proposti a prezzi del tutto accettabili.

Il concorrente diretto di Laudoracing sembra essere non tanto OttOmobile, che si concentra su vetture francesi, pur non senza concessioni ad altri paesi (Germania e Giappone, ma inclusa qualche sporadica invasione di campo nel settore italiano), quanto i nuovi Mitica in resina, che fanno capo al gruppo Carmodel. Personalmente ho collaborato per anni allo sviluppo di questi modelli, e so bene quanto sia difficile far uscire qualcosa di accettabile soprattutto quando non hai a disposizione uno scanner per rilevare le forme della vettura reale. Ciò che irrita maggiormente Laudoracing sono le idee di Carmodel. Ogniqualvolta viene annunciato un nuovo Mitica, ecco che Laudoracing pubblica sulla sua pagina Facebook l’ “anteprima” della stessa vettura, buttando lì un rendering e anticipando i pre-ordini. Una marcatura stretta, si direbbe, ma fin qui tutto bene. Siamo entro i limiti della correttezza in un contesto di concorrenza esasperata. Correttezza che manca quando si inizia con quella che pare una denigrazione bella e buona.

Avete visto mai Spark sbeffeggiare Matrix, BBR Looksmart (casomai le battaglie se le fanno in altra sede), Burago Mattel, Norev Solido o magari Tameo prendere per i fondelli Tron, Arena Marsh o la Mariella di M4 sfottere Rio Tattarletti? No? Infatti.

Ovviamente quando Carmodel ha annunciato l’uscita dell’Abarth SE030, Laudoracing si è (ri)precipitata a postare un rendering che mostra quanto fosse sbagliata la prima versione di un modello che – loro – hanno voluto rifare perché era del tutto fuori fase. Per forse, avevano iniziato da un esemplare fasullo. Giusta strategia. Ma perché scrivere che “a farle brutte e sbagliate son capaci tutti”, lasciando apertamente capire che il modello di Mitica è brutto e sbagliato? Non mi soffermo sulle politiche dei costi; ogni produttore fa i propri conti e i Mitica sono stati spesso criticati non per la loro qualità ma per il prezzo al pubblico giudicato eccessivo. La 030 di Mitica non è né brutta, né sbagliata, ma è frutto di un lavoro che non sarà magari perfetto ma che deriva da un’approfondita ricerca, compatibilmente con i compromessi ai quali è necessario scendere quando si sviluppa un resincast in Cina. Qui sotto, riproduciamo due tavole del complesso lavoro di “deco” una volta ottenuto il prototipo più o meno definitivo.

Per non parlare delle frecciatine un po’ patetiche e anche piuttosto becere che si trovano nei thread Facebook del produttore franco-partenopeo. “Mimica”: tu sei un produttore in evidenza, tutto il mondo ti guarda. Probabilmente a capo della comunicazione non hai assunto un genio del marketing ma almeno dovresti renderti conto che certe uscite alla lunga sono come dei boomerang. Dice un proverbio spagnolo che chi pranza con la boria cena con la vergogna.

2 pensieri riguardo “Un’idea di stile: la strategia comunicativa di Laudoracing

  1. Riccardo Fontana

    Quanto sopra per la categoria “commenti anglosassoni”, per la categoria “commenti alla Nigel Mansell” si potrebbe dire che siano fortunatissimi ad essere cascati su gente calma: io, al posto di certi altri, li avrei già portati in tribunale per il solo gusto di divertirmi a metterli in difficoltà. Sono giochini pericolosi da fare, può andare bene ma anche no.

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