BBR, uno dei marchi storici del panorama del modellismo artigianale, continua il proprio percorso in un mercato che esige organizzazione e pronte risposte. Il produttore di Saronno ha saputo rinnovarsi e seguire nuove strade, a differenza di altri marchi che non hanno avuto la capacità di adattarsi alle esigenze del nuovo.
Alle spalle, ormai, c’è tutta una storia che ha attraversato i decenni, fatta di ricerca della qualità ma anche di rigore imprenditoriale, cosa non comune quando si parla di produttori di automodelli. Rivolgendo un occhio al passato, cosa resta della sconfinata produzione di BBR? Una tendenza abbastanza evidente è la “tenuta” sul mercato dei modelli montati con la scatola piccola, con o senza la base in plastica nera. In genere i BBR degli anni ’90 sono piuttosto ricercati dai collezionisti, anche le referenze che sono state rifatte in tempi successivi ma con altre confezioni. BBR ha i suoi appassionati, disposti a passar sopra ai famigerati gallettoni tri-pala alla rovescia… A parte questo, all’epoca la produzione di BBR era una spanna sopra a tutta la concorrenza nel settore della resina, come livello di dettaglio ma anche come precisione di montaggio. Modelli di quel periodo tendono talvolta a presentare pecche nella saldezza degli incollaggi di cornici vetro e altri particolari fotoincisi, problema che poi BBR ha saputo risolvere nelle serie successive. Nulla da dire sul livello di verniciatura, assolutamente ai vertici, allora come oggi, anche se non a tutti piaceva la finitura “caramellosa” su alcune vetture da competizione anni ’50 e ’60. Erano comunque modelli in grado di attirare una buona parte di collezionisti facoltosi, sensibili probabilmente all’aspetto luccicante di una carrozzeria.
Qui sotto, una piccola gallery relativa a BBR degli anni ’90, fra cui qualche modello particolarmente pregiato, come la Ferrari 330 P4.
[aggiornamento del 25 agosto 2025: a questo link potete leggere la seconda parte di questo speciale consacrato ai BBR anni ’90: https://pitlaneitalia.com/2025/08/25/bbr-del-passato-parte-2/ ]






























































































David, complimenti per l’ articolo, di grade interesse anche per chi, come me, in linea di massima preferisce spendere certe cifre per un Dinky Supertoys MB (ma qualche BBR comunque occhieggia nelle mie vetrine), e complimenti per la collezione se è tua!
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E anche se non è tua!
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Era mia, tutti i modelli fotografati furono venduti nel 2011. Non me ne pento ma sono contento di averli fotografati per benino uno per uno.
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